Il dentista medio, come ogni buon imprenditore, trascorre alcune ore notturne con gli occhi sbarrati pensando ai debiti che ha contratto con le banche oppure alla paura di fare investimenti e di contrarre i debiti relativi. In entrambi i casi la qualità della vita ne risente in qualche misura. Per favorire imprenditori e professionisti (quindi anche dentisti e società odontoiatriche) lo Stato ha istituito uno speciale Fondo di Garanzia che può aiutarci a risolvere, in gran parte questo problema. Se vuoi cominciare a dormire meglio leggi questo articolo.
Il Fondo di Garanzia è un potentissimo strumento economico finanziario a disposizione anche dei dentisti, ma solo una piccola minoranza di noi ne ha beneficiato.
Perchè potentissimo? Presto detto.
E’ immediato da capire, semplice da usare, facile da ottenere, ma soprattutto fornisce a ciascuno di noi una grande quantità di denaro per fare investimenti o per finanziare l’attività, senza i pensieri negativi che di solito accompagnano l’indebitamento.
Il mio studio è uno di quelli che ha beneficiato di questo strumento messo a disposizione del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) ed è stato solo per caso che ne sono venuto a conoscenza. Obiettivo dichiarato di questo articolo è che ogni dentista italiano sappia quali opportunità porta con sé il Fondo di Garanzia.
Vediamo di cosa si tratta senza alcuna pretesa di costituire una guida all’uso, ma al solo scopo di offrire una prospettiva nuova a chi non ne ha ancora sentito parlare.
E’ una misura creata dal Mise, quindi dallo Stato, per agevolare le attività produttive che intendano investire nello sviluppo dell’impresa o della professione oppure che abbiano necessità di finanziare tale impresa con nuova liquidità.
L’intervento consiste nel favorire l’erogazione da parte delle banche di determinate somme di denaro sulle quali le garanzie sono molto più ridotte rispetto ai finanziamenti tradizionali.
Questa la descrizione pubblica del Fondo:
Con il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, l’Unione europea e lo Stato Italiano affiancano le imprese e i professionisti che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario perché non dispongono di sufficienti garanzie. La garanzia pubblica, in pratica, sostituisce le costose garanzie normalmente richieste per ottenere un finanziamento.
E’ molto semplice.
Se ricevo un finanziamento di 100 € da una banca e poi non sono in grado di pagare le rate, risponderò del debito con il mio patrimonio. Se sono una Srl odontoiatrica potrò ricorrere al fallimento e, quasi sempre, salvare i miei beni personali. Se sono un professionista invece non posso fallire e quindi tutte le mie sostanze sono aggredibili dai creditori.
Con il Fondo di Garanzia lo scenario cambia perchè lo Stato si sostituisce nelle garanzie fino ad un massimo dell’80% dell’importo finanziato.
Questo significa che in caso di default (mio o della mia società) dei 100 € ricevuti i primi 80 li rimborsa lo Stato ed io (o la mia società) dobbiamo intervenire solo per i rimanenti 20. Sulla quota residua di 20 vale ancora il ragionamento sull’eventuale fallimento di cui sopra.
Inizialmente il Fondo di Garanzia era riservato alle imprese, quindi nel nostro settore era prevalentemente destinato alle Srl Odontoiatriche, alle Stp, alle società di persone, oppure alle più rare forme di imprese individuali.
Ora è aperto anche ai professionisti tradizionali (iscritti all’Ordine) e, conseguentemente, anche alle aggregazioni professionali tipiche degli Studi Associati.
Il Fondo di Garanzia agevola i finanziamenti fino al tetto massimo garantito di 2 milioni e mezzo di euro per ogni impresa o professionista che ne fa richiesta.
Questo significa che se uno studio dentistico ha necessità di liquidità può fare richiesta anche di importi inferiori, anche in tempi diversi, fino alla concorrenza del tetto massimo sopra indicato.
Attenzione, il limite di 2,5 milioni di euro è sull’importo garantito, questo significa che l’eventuale importo concesso ed erogato può essere anche del 20% superiore (anche 3 milioni di euro).
Se confrontiamo questi numeri con la realtà economica media di uno studio dentistico ci rendiamo conto dell’entità di questo autentico booster di sviluppo.
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Il presupposto fondamentale affinché si possa accedere al Fondi di Garanzia è che il nostro studio sia in buono stato di salute economica e finanziaria. Le agevolazioni sono state pensate per dare impulso alle imprese sane che sappiano tradurlo in un irrobustimento del tessuto produttivo del Paese e trasformarlo in ricchezza per tutta l’economia.
La valutazione dello stato di salute del richiedente viene effettuata tramite un processo di rating su parametri oggettivi.
Il Mise precisamente scrive:
L’impresa e il professionista devono essere valutati in grado di rimborsare il finanziamento garantito. Devono perciò essere considerati economicamente e finanziariamente sani sulla base di appositi modelli di valutazione che utilizzano i dati di bilancio (o delle dichiarazioni fiscali) degli ultimi due esercizi. Le start up sono invece valutate sulla base di piani previsionali.
E’ interessante sapere che ciascuno di noi, professionista o impresa che sia, ha la possibilità di fare una simulazione della propria situazione e valutare, prima di fare domanda, se può beneficiare del Fondo di Garanzia ed in quale misura.
Se vuoi fare una simulazione puoi accedere direttamente al sito del Mise.
Una volta effettuata la simulazione, sostanzialmente abbiamo eseguito una stima del rischio di insolvenza della nostra attività su una scala da 1 a 5. Anche la tipologia di attività svolta (settore di attività) incide nella valutazione del rischio.
In questo senso è bene sapere che le attività sanitarie in genere ed in particolare l’attività odontoiatrica generano un punteggio favorevole rispetto alla media delle attività produttive, forse perchè ritenuta una attività con marginalità alta e mercato ancora in espansione.
Il beneficio varia dunque da un minimo del 30% ad un massimo dell’80% dell’importo finanziato. Questo significa che, a seconda dei casi, fino all’80% dell’importo finanziato dalla banca viene garantito dallo Stato, attraverso Mediocredito Centrale spa.
E’ bene sapere che l’accesso al Fondo di Garanzia avviene per il tramite di uno dei tanti istituti di credito convenzionati con il sistema. Questo significa che il dentista o chi per lui, non può accedere al beneficio direttamente. (Qui puoi trovare l’elenco completo dei soggetti convenzionati o soggetti garanti autorizzati).
Il Mise precisa che:
Il Fondo non interviene direttamente nel rapporto tra banca e cliente. Tassi di interesse, condizioni di rimborso ecc., sono lasciati alla contrattazione tra le parti. Ma sulla parte garantita dal Fondo non possono essere acquisite garanzie reali, assicurative o bancarie.
Con la propria banca, dunque, deve essere prima contrattualizzato il finanziamento (durata, importo, tassi di interesse e ogni altra condizione di erogazione). Solo dopo la banca provvederà ad “agganciare” tale finanziamento al Fondo di Garanzia.
In questo senso vi consiglio di interloquire, fin da subito, con i funzionari della vostra banca che si occupano delle imprese, perchè molto spesso gli impiegati di livello o di area diversa non sanno neppure dell’esistenza del Fondo di Garanzia.
Il Mise dice chiaramente che:
L’impresa o il professionista non può inoltrare la domanda direttamente al Fondo. Deve rivolgersi a una banca per richiedere il finanziamento e, contestualmente, richiedere che sul finanziamento sia acquisita la garanzia diretta. Sarà la banca stessa ad occuparsi della domanda.
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Per esperienza personale (ho fatto domanda due volte) devo dire che il sistema è molto efficiente. I tempi di risposta sono brevi e quantificabili in poche settimane.
La risposta viene inviata direttamente al nostro indirizzo e.mail (l’indirizzo con il quale ci siamo registrati sul portale).
Bisogna sempre ricordarsi che le operazioni in corso sono sempre due: una è la pratica con la nostra banca per la concessione del finanziamento ed una è la richiesta di ammissione alla agevolazione del Fondo di Garanzia. Se ci sono tempi lunghi, di solito, è la prima operazione a determinarli, non la seconda.
Quindi è la vostra banca a fare la differenza, non il Mise.
Questa considerazione è davvero notevole: l’agevolazione ottenuta con il Fondo di Garanzia è cumulabile con tutte le altre messe in campo dal Mise: Nuova Sabatini, Iperammortamento, Credito d’Imposta, tanto per fare gli esempi più noti.
L’unico limite è rappresentato dal fatto che solo una Srl Odontoiatrica può accedere a questi vantaggi, mentre un professionista può accedere solo al Fondo di Garanzia.
Una Srl Odontoiatrica dunque che faccia investimenti nell’ambito del Piano Industria 4.0 potrebbe, per esempio, contemporaneamente:
E’ da segnalare come vantaggi specifici sono riservati agli investimenti effettuati nell’ambito di Resto al Sud, come diciamo di seguito.
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La norma prevede benefici speciali in alcune situazioni per le quali non viene neppure effettuata la valutazione del merito di credito descritta prima (quindi non serve misurare il rating dell’impresa o del professionista che fa richiesta).
In questo caso viene accordata la garanzia massima dell’80% di default sull’importo finanziato dalla banca.
Le situazioni privilegiate sono queste:
Il fatto che lo Stato si sostituisca al dentista nella garanzia fino all’80% dell’importo genera vantaggi indiretti ben superiori a quello che appare.
Infatti succede che, per effetto della garanzia dello Stato:
L’importante è sapere che lo strumento esiste e, a grandi linee, come si articola e come funziona. Con l’aiuto del vostro consulente fiscale o, ancor di più, con l’aiuto di un consulente finanziario, fare le pratiche è veramente semplice.
Tutti i maggiori istituti di credito hanno sviluppato competenze interne su questo tipo di prodotti, bisogna solo identificarle e non sprecare tempo a livello di front office bancario.
Esistono anche dei soggetti terzi accreditati che fanno da intermediari per queste operazioni, ma in questi casi le commissioni di intermediazione sono molto più elevate rispetto a quelle che sosterremmo rivolgendoci direttamente alla nostra banca. Senza ottenere peraltro alcun beneficio aggiuntivo.
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