

Gli adeguati assetti amministrativi, organizzativi e contabili nelle società odontoiatriche
La Riforma della crisi di impresa ha introdotto nell’ordinamento l’obbligo per le società di adottare adeguati assetti amministrativi, organizzativi e contabili anche al fine di presagire i segni di una crisi imminente e di poterla affrontare per tempo con i nuovi strumenti che la norma pone a loro disposizione. Tuttavia, il fatto che tale possibilità sia preceduta nel testo da quell’anche lascia chiaramente intendere che quell’obbligo non è valido solo in funzione della crisi ma in generale vincola l’organo gestorio delle società ad adottare condotte ben precise. Che sono esattamente quelle previste da leggi specifiche e da buone pratiche, le stesse che costituiscono l’oggetto delle certificazioni di qualità quale la ISO 9001. Esattamente come in ambito clinico, si va sempre più nella direzione di una gestione “amministrata”. In quest’articolo scopriremo che questa impostazione è comune a tutti gli ambiti in cui è coinvolta l’impresa: quello civilistico, penale e fallimentare così come quello commerciale, bancario e tributario. Le aziende che valgono di più, che corrono meno rischi sotto ogni profilo, quelle che pagano meno il capitale preso a prestito e le polizze assicurative oltre che quelle che attraggono le migliori risorse e i migliori collaboratori sono sempre e solo quelle i cui amministratori pongono in essere condotte amministrative virtuose e che gestiscono le loro imprese con la massima diligenza possibile, applicando le buone pratiche sistematicamente. I tempi dell’approccio avventuristico e superficiale alla gestione delle imprese sono tramontati da un pezzo e prima i dentisti imprenditori se ne renderanno conto e meglio sarà. Per loro in primis.