Il mercato odontoiatrico è avviato verso una fase di concentrazione degli studi dentistici molto simile a quella avvenuta negli anni scorsi in altri settori: dalle banche ai brand del lusso, dagli alimentari all’automotive. I dentisti sono sempre più frequentemente attori passivi di questo fenomeno, rappresentando, nella maggior parte dei casi il soggetto venditore di strutture sanitarie o veri e propri studi mono professionali. E’ dunque opportuno che anche i professionisti conoscano i meccanismi della due diligence, anche allo scopo di poter rappresentare i propri interessi nelle operazioni di fusione o cessione di azienda.
Il dentista comune conosce a stento il significato dell’espressione due diligence. Molti colleghi, probabilmente, non l’hanno mai sentita. Eppure dovremo tutti abituarci ad utilizzarla in un futuro alquanto prossimo.
Il fenomeno della concentrazione del mercato odontoiatrico, unitamente all’imminente fuoriuscita dei dentisti senior per motivi anagrafici, sta provocando un vero e proprio terremoto nel tessuto professionale e/o imprenditoriale dell’odontoiatria italiana.
Sono partite centinaia (forse migliaia) operazioni di compravendita degli studi, sempre più spesso organizzati in forma di impresa, con il booster incessante degli investitori esterni, dei terzi paganti e delle aziende del settore che amplificano il fenomeno in misura parossistica.
L’odontoiatria è un fermento continuo di passaggi di consegne, di valutazioni economiche, perizie, rivalutazioni societarie, certificazioni, ecc. Notai, commercialisti, revisori, odontoiatri, fondi, certificatori sono tutti coinvolti in un processo di riassestamento generalizzato del settore, al termine del quale (fra 10 anni?) il profilo dell’assistenza odontoiatrica privata, nel nostro Paese, sarà così mutato da risultare irriconoscibile rispetto allo stato attuale.
La Due Diligence in questo contesto è uno strumento a rapida diffusione con cui anche noi dentisti dovremo familiarizzare sempre di più, indipendentemente dal fatto che ci troviamo sulla sponda degli investitori o su quella dei venditori.
Nel mondo dinamico e complesso delle strutture sanitarie, la due diligence emerge quindi come un processo cruciale per garantire decisioni informate e strategiche. Questa pratica meticolosa va ben oltre il semplice controllo di conformità, immergendosi profondamente nelle operazioni, nelle finanze, nella legalità, e nella qualità delle cure offerte da una struttura sanitaria. L’obiettivo è duplice: da un lato, minimizzare i rischi finanziari e operativi; dall’altro, assicurare che l’investimento o l’acquisizione sia in linea con gli standard etici e professionali del settore.
In questo articolo, esploreremo tutti gli aspetti della due diligence, delineando non solo la sua definizione e i principali ambiti di applicazione, ma anche gli attori coinvolti e le fasi di processo. Un focus particolare sarà posto sulla creazione di una checklist di due diligence adattata alle strutture sanitarie, fornendo un utile strumento per professionisti e investitori che navigano in questo campo.
Definizione di Due Diligence
Il termine “due diligence” deriva dal linguaggio legale e finanziario e parla letteralmente di indagine diligente ovvero di una analisi condotta prima di intraprendere un’azione strategia significativa o una operazione straordinaria: fusione, acquisizione, partnership, ecc..
In termini semplici, la due diligence è il processo di esame approfondito di una società o un’organizzazione prima di firmare un contratto, con l’obiettivo di valutare tutti i rischi e le opportunità coinvolti.
Gli obiettivi della due diligence variano a seconda del contesto, ma generalmente includono:
Valutazione dei Rischi: Identificare eventuali problemi legali, finanziari, operativi o di altro tipo che potrebbero influenzare la decisione di procedere con l’affare.
Conferma dei Fatti: Verificare l’accuratezza delle informazioni fornite durante le negoziazioni o nelle fasi preliminari della discussione.
Valutazione delle Sinergie e delle Opportunità: Analizzare come le risorse e le competenze di entrambe le parti possono essere combinate per creare valore.
La pratica della due diligence ha radici nel diritto azionario statunitense degli anni ’30, quando nuove leggi richiedevano un maggiore scrutinio delle società per proteggere gli investitori. Da allora, il concetto si è espanso ben oltre il contesto degli investimenti azionari, diventando standard nelle pratiche commerciali domestiche e internazionali.
Nel settore sanitario, la due diligence assume una dimensione particolarmente critica data la complessità delle operazioni, la regolamentazione rigorosa e l’importanza fondamentale della qualità delle cure e della sicurezza dei pazienti.
Applicazioni della Due Diligence
Nel contesto delle strutture sanitarie, la due diligence riveste un’importanza cruciale per diverse ragioni, che vanno dalla valutazione dei rischi legali e finanziari alla garanzia della qualità delle cure. Elenchiamo di seguito le principali applicazioni di questo processo critico.
Fusioni, Scissioni e Acquisizioni: In questi casi ladue diligence serve a garantire che l’entità acquisita, incorporata oppure oggetto di scissione, rispetti tutte le normative del settore, sia finanziariamente sana, e non presenti rischi nascosti che potrebbero compromettere l’operatività o la reputazione dell’organizzazione acquirente o risultante.
Partnership e Collaborazioni: Le partnership tra strutture odontoiatriche, poliambulatorio, cliniche, ecc., richiedono un’attenta valutazione per assicurare che tutte le parti coinvolte abbiano standard operativi e etici compatibili. La due diligence aiuta a identificare potenziali divergenze che potrebbero ostacolare il successo della collaborazione.
Investimenti in Tecnologie e Innovazioni: L’adozione di nuove tecnologie è fondamentale per la competitività delle strutture sanitarie. Tuttavia, investire in innovazione comporta rischi significativi. La due diligence consente alle strutture sanitarie di valutare la validità scientifica, l’affidabilità tecnologica e la fattibilità finanziaria delle nuove tecnologie prima di impegnarsi in costosi investimenti.
Conformità Normativa: Il settore sanitario è uno dei più regolamentati, con leggi che variano notevolmente da un Paese all’altro e persino tra differenti regioni del nostro Paese. La due diligence è essenziale per assicurarsi che una struttura sanitaria operi in piena conformità con tutte le leggi e regolamenti applicabili, minimizzando il rischio di sanzioni legali o finanziarie.
Qualità delle Cure e Sicurezza dei Pazienti: Forse l’applicazione più critica della due diligence nel settore sanitario è l’analisi della qualità delle cure e della sicurezza dei pazienti. Questo processo include la revisione delle certificazioni, delle autorizzazioni, l’esame dei record delle cure paziente, la valutazione delle procedure di gestione dei rischi e molto altro. L’obiettivo è garantire che i pazienti ricevano cure di alta qualità in un ambiente sicuro.
Valutazione Finanziaria e Operativa: Oltre a questi aspetti specifici del settore sanitario, la due diligence comprende anche la valutazione della solidità finanziaria e della sostenibilità operativa dell’entità in esame. Ciò include l’analisi dei bilanci, dei flussi di cassa, della gestione del personale e della produzione.
La valutazione del Marchio e del Brand
La valutazione del marchio o del brand è un aspetto fondamentale nella due diligence, specialmente nelle strutture sanitarie, dove la reputazione e il riconoscimento del brand possono influenzare significativamente le decisioni dei pazienti e la posizione competitiva sul mercato. Facciamo dunque un approfondimento con un focus particolare sul valore immateriale rappresentato dal marchio.
La valutazione del marchio nelle strutture sanitarie comprende l’analisi di diversi fattori chiave che contribuiscono al valore complessivo del brand. Ecco alcuni aspetti fondamentali:
Riconoscibilità e reputazione del Marchio: la due diligence può servire a misurare quanto il marchio sia riconosciuto e rispettato nel suo mercato di riferimento. Ciò include l’analisi della presenza del marchio sui media, nelle pubblicità, e la sua visibilità online. Implicitamente è utile anche per valutare la reputazione del marchio tra i consumatori e i professionisti del settore sanitario. La reputazione può essere influenzata da recensioni online, sondaggi sulla soddisfazione dei pazienti, e da rapporti di accreditamento o ispezione.
Valore Aggiunto dal Marchio: è possibile valutare il grado di lealtà dei pazienti ovvero il modo in cui il marchio riesce a fidelizzare i pazienti, stimolandone il ritorno e la raccomandazione del servizio. Inoltre la due diligence può mettere in evidenza il grado di differenziazione dai competitors, ovvero il marchio si distingue dai concorrenti in termini di qualità delle cure, specializzazioni, e servizi offerti.
Contributo al Fatturato: la due diligence può valutare in che misura il marchio contribuisce direttamente al fatturato della struttura, attraverso la capacità di giustificare prezzi premium o attrarre un maggior numero di pazienti.
Valutazione Economica: la due diligence impiega metodi di valutazione specifici per quantificare il valore economico del marchio. Questi possono includere il metodo del costo (che stima il costo per creare o sostituire il brand con uno di valore e forza equivalenti), il metodo del mercato (che confronta il marchio con transazioni simili di marchi comparabili nel mercato), e il metodo del reddito (che calcola il valore presente netto dei futuri flussi di reddito attribuibili direttamente al marchio).
I risultati della valutazione del marchio dovrebbero essere integrati nel report finale della due diligence, sottolineando come il valore e la reputazione del marchio influenzino la valutazione complessiva dell’organizzazione o dell’azienda. Questo include una sintesi del valore finanziario attribuito al marchio, nonché una discussione su eventuali rischi o opportunità identificati durante l’analisi che potrebbero influenzare il valore del marchio in futuro.
La valutazione del marchio è particolarmente critica nel settore sanitario, dove la fiducia e la percezione del marchio possono avere un impatto diretto sulla decisione dei pazienti di scegliere una specifica struttura per le loro cure. Incorporare un’analisi dettagliata del marchio nel processo di due diligence aiuta a garantire una comprensione completa del valore e del potenziale dell’entità in esame.
Gli Attori della Due Diligence
La due diligence è un’operazione complessa che richiede l’intervento di molteplici professionisti, ognuno con le proprie specializzazioni. Nel contesto delle strutture sanitarie, il team può variare ampiamente a seconda della natura specifica dell’operazione, ma alcuni ruoli chiave sono comuni nella maggior parte dei processi.
Chi Conduce la Due Diligence
Consulenti Esterni: Spesso, le strutture sanitarie si affidano a consulenti esterni specializzati in due diligence. Questi possono includere avvocati, contabili, consulenti finanziari e specialisti in conformità normativa. L’uso di consulenti esterni fornisce una visione oggettiva e sfrutta competenze specifiche che potrebbero non essere presenti internamente.
Professionisti Interni: Le grandi organizzazioni sanitarie potrebbero avere team interni dedicati alla due diligence, specialmente per operazioni minori o come supporto continuo per valutazioni di routine. Questi team possono includere dirigenti, personale amministrativo e finanziario, e talvolta professionisti medici. Nella realtà degli studi dentistici o della Srl Odontoiatrica la figura di riferimento è il Direttore Sanitario perchè governa le varie fasi del processo produttivo.
Squadre Multidisciplinari: Per operazioni complesse, è comune formare squadre multidisciplinari che combinano diverse competenze. Questi team possono includere esperti di varie aree, come legale, finanziaria, tecnica e clinica, per fornire una valutazione a tutto tondo.
Ruoli e Responsabilità
Legali: Gli avvocati giocano un ruolo cruciale nella revisione dei documenti legali, nella valutazione della conformità normativa e nel fornire consulenza su questioni legali potenzialmente problematiche.
Finanziari: I consulenti finanziari e contabili esaminano i bilanci, valutano la sostenibilità finanziaria dell’entità e identificano potenziali rischi finanziari.
Tecnici: Gli specialisti tecnici possono essere necessari per valutare le infrastrutture IT, le apparecchiature mediche e altre tecnologie critiche.
Clinici: Professionisti medici e altri esperti di salute possono essere coinvolti per valutare la qualità delle cure, le procedure cliniche e la gestione dei rischi per i pazienti.
Questi attori lavorano insieme seguendo una metodologia strutturata per assicurare che tutti gli aspetti critici dell’operazione siano esaminati approfonditamente. La collaborazione e la comunicazione tra i diversi esperti sono essenziali per identificare e mitigare i rischi associati all’operazione in esame.
Il Processo della Due Diligence nelle Strutture Sanitarie
Il processo di due diligence nelle strutture sanitarie è strutturato per assicurare una valutazione completa di tutti gli aspetti critici dell’organizzazione in esame. Questo processo può variare in dettaglio a seconda della specificità dell’operazione, ma generalmente segue queste fasi chiave:
Fase 1: Preparazione
Definizione degli Obiettivi: Identificazione degli obiettivi specifici della due diligence, ad esempio, valutare la fattibilità di una fusione o l’acquisizione di una nuova tecnologia.
Raccolta Preliminare di Informazioni: Raccolta di documenti e dati preliminari per ottenere una panoramica generale dell’entità.
Formazione del Team: Selezione di un team multidisciplinare di esperti interni ed esterni basato sugli obiettivi definiti.
Fase 2: Valutazione
Analisi Documentale: Revisione approfondita della documentazione fornita dall’entità, che può includere bilanci, politiche interne, record di conformità normativa, e altro.
Valutazioni sul Posto: Visite in loco per osservare le operazioni giornaliere, intervistare il personale chiave e valutare fisicamente le infrastrutture e le tecnologie.
Fase 3: Analisi
Identificazione dei Rischi e delle Opportunità: Analisi dei dati raccolti per identificare potenziali rischi e opportunità. Questo può includere rischi legali, finanziari, operativi, tecnologici e di qualità delle cure. (vd anche analisi SWOT).
Valutazione della Compatibilità: Esame di come le pratiche, le politiche e la cultura dell’entità si allineino con quelle dell’organizzazione acquirente o partner.
Fase 4: Report Finale
Raccolta delle Conclusioni: Sintesi delle scoperte, inclusa una valutazione dettagliata dei rischi identificati e delle opportunità.
Raccomandazioni: Fornitura di raccomandazioni su come procedere, che possono includere condizioni specifiche per l’acquisizione o la fusione, suggerimenti per mitigare i rischi, o indicazioni per l’integrazione post-acquisizione.
Aspetti Chiave della Due Diligence nelle Strutture Sanitarie
Oltre a seguire queste fasi, il processo di due diligence nelle strutture sanitarie pone particolare enfasi su alcuni aspetti critici:
Conformità Legale e Normativa: Verifica rigorosa della conformità con le leggi e regolamenti sanitari locali, nazionali e internazionali.
Qualità delle Cure e Sicurezza dei Pazienti: Esame approfondito delle pratiche di cura del paziente, dei risultati sanitari e delle misure di sicurezza.
Stato Finanziario e Operativo: Valutazione dettagliata della salute finanziaria dell’entità e della sua capacità operativa.
Tecnologia e Infrastruttura Informatica: Analisi delle tecnologie utilizzate per il trattamento dei pazienti, la gestione dei dati e la sicurezza informatica.
Risorse Umane e Cultura Organizzativa: Valutazione del personale, della leadership e della cultura organizzativa per identificare potenziali sfide nell’integrazione post-acquisizione.
Tempistiche e criticità
Il processo di due diligence nelle strutture sanitarie è complesso e sfidante, con tempistiche che possono variare ampiamente a seconda della dimensione e della complessità dello studio o impresa in esame. Ecco alcuni aspetti chiave relativi alle tempistiche e alle criticità comuni.
Tempistiche Tipiche
Durata del Processo: La due diligence per una struttura sanitaria può durare da alcune settimane a diversi mesi. La tempistica dipende dalla quantità di documentazione disponibile, dalla facilità di accesso alle informazioni e dalla complessità delle valutazioni necessarie.
Fasi Critiche: Alcune fasi, come la valutazione sul posto e l’analisi documentale, possono essere particolarmente dispendiose in termini di tempo, richiedendo attenzione dettagliata e spesso la collaborazione di diverse parti.
Criticità Comuni
Gestione delle Informazioni Sensibili: Le strutture sanitarie gestiscono una grande quantità di informazioni sensibili, compresi i dati dei pazienti. Assicurare la protezione di queste informazioni durante il processo di due diligence è una sfida significativa.
Identificazione di Rischi Non Evidenti: Alcuni rischi, specialmente quelli legati alla cultura organizzativa o alle pratiche operative non documentate, possono essere difficili da identificare senza un’analisi approfondita e un’attenta osservazione sul campo.
Integrazione Post-Acquisizione: Nel contesto di fusioni e acquisizioni, l’identificazione delle sinergie e la pianificazione per l’integrazione post-acquisizione possono essere complicate. Assicurare una transizione fluida richiede una comprensione profonda di entrambe le entità coinvolte.
Conformità Normativa: Il settore sanitario è fortemente regolamentato, e mantenere la conformità con una vasta gamma di normative locali, statali e internazionali rappresenta una sfida continua.
Adattamento alle Innovazioni Tecnologiche: Valutare l’affidabilità e l’applicabilità delle innovazioni tecnologiche, in particolare quelle non ancora ampiamente adottate, richiede competenze specialistiche e può significare navigare in territorio incerto.
Documentazione e Report Finale
La fase conclusiva del processo di due diligence è cruciale per assicurare che le informazioni raccolte e analizzate siano presentate in modo chiaro e accessibile, permettendo ai decision maker di agire in modo informato.
Il processo di due diligence richiede l’accesso a una vasta gamma di documentazione. Ecco alcune delle categorie principali di documenti tipicamente esaminati:
Documenti Legali e Normativi: Autorizzazioni, licenze, permessi, corrispondenza con enti regolatori e verbali di ispezione.
Bilanci e Documenti Finanziari: Stati finanziari, dichiarazioni dei redditi, report di audit e piani finanziari.
Politiche e Procedure Operative: Manuale delle politiche, procedure di sicurezza dei pazienti, protocolli di trattamento e piani di gestione delle emergenze.
Documenti sulla Gestione delle Risorse Umane: Contratti di lavoro, politiche HR, formazione e certificazioni del personale.
Documentazione Tecnologica: Contratti con fornitori di software, politiche di sicurezza informatica, e documentazione sull’infrastruttura IT.
Il report finale della due diligence è un documento comprensivo che riassume i risultati dell’analisi, mettendo in evidenza i rischi identificati, le opportunità, e fornendo raccomandazioni. La struttura tipica di un report finale può includere:
Sommario Esecutivo: Un riassunto dei risultati chiave e delle raccomandazioni per una facile consultazione da parte dei decision maker.
Dettagli dell’Analisi: Sezioni dedicate a ciascuna area di focus (legale, finanziaria, operativa, tecnologica, ecc.), con dettagli sui rischi identificati e sulle valutazioni effettuate.
Raccomandazioni: Basate sui risultati dell’analisi, queste possono includere azioni correttive, suggerimenti per la mitigazione dei rischi, o raccomandazioni per l’approfondimento di ulteriori indagini.
Piani d’Azione: Per alcune due diligence, specialmente in contesti di fusione o acquisizione, il report può includere piani d’azione per l’integrazione post-acquisizione o per l’attuazione delle raccomandazioni.
Il report finale serve come base per le decisioni strategiche, fornendo una panoramica completa della situazione e assicurando che eventuali passi successivi siano intrapresi con una piena consapevolezza dei rischi e delle opportunità.
Il Closing
Dopo la fase di documentazione e report finale, il processo di due diligence può procedere verso il closing, se le parti decidono di andare avanti sulla base dei risultati della due diligence. Il closing rappresenta la conclusione formale dell’affare, dove gli accordi finali sono firmati e l’operazione viene ufficialmente completata.
Preparazione al Closing
Riepilogo dei Risultati della Due Diligence: Prima del closing, è importante fare un ultimo riepilogo dei risultati chiave della due diligence, assicurandosi che tutte le parti coinvolte siano pienamente consapevoli di eventuali rischi e questioni pendenti.
Negoziazione degli Ultimi Dettagli: Basandosi sui risultati della due diligence, le condizioni finali dell’accordo possono richiedere ulteriori negoziazioni. Questo può includere l’aggiustamento del prezzo di acquisto, le condizioni di pagamento, o le garanzie post-vendita basate sui rischi identificati.
Preparazione della Documentazione Finale: La documentazione finale include tutti gli accordi contrattuali, le dichiarazioni e le garanzie, e qualsiasi altro documento legale necessario per completare l’operazione.
Il Giorno del Closing
Firma dei Documenti: Le parti coinvolte si riuniscono (fisicamente o virtualmente) per firmare tutti i documenti legali che formalizzano l’accordo. Questo può includere contratti di acquisto, accordi di fusione, e qualsiasi altro documento rilevante.
Scambio di Fondi: Se l’operazione coinvolge un acquisto, i fondi vengono trasferiti dall’acquirente al venditore secondo i termini concordati.
Trasferimento di Proprietà o Controllo: La proprietà o il controllo dell’entità sanitaria viene ufficialmente trasferito secondo i termini dell’accordo.
Dopo il Closing
Comunicazione: È cruciale comunicare con tutte le parti interessate, incluse le squadre interne, i pazienti, e i fornitori, per informarli sulle modifiche alla proprietà o alla gestione.
Integrazione: Inizia il processo di integrazione, se necessario, che può includere la fusione di sistemi operativi, la standardizzazione delle procedure cliniche, e l’armonizzazione delle culture aziendali.
Il closing è un momento significativo che segna il culmine di un processo di due diligence approfondito e la realizzazione effettiva dell’operazione pianificata. Preparazione accurata e attenzione ai dettagli in questa fase sono essenziali per assicurare una transizione fluida e il successo dell’operazione a lungo termine.
Contratto per la Due Diligence
Il contratto di Due Diligence è una variabile critica dell’intero processo e stabilisce le condizioni alle quali viene eseguita l’indagine. Un contratto ben strutturato può servire a proteggere entrambe le parti, garantire la riservatezza dei dati sensibili e definire chiaramente responsabilità e aspettative.
Riservatezza dei Dati
Accordi di Non Divulgazione (NDA): Per proteggere le informazioni sensibili condivise durante il processo di due diligence, è comune includere clausole di non divulgazione. Queste clausole stabiliscono quali informazioni sono considerate confidenziali, come possono essere utilizzate e quali misure devono essere adottate per proteggerle.
Limitazioni sull’Uso dei Dati: Specificare che le informazioni condivise possono essere utilizzate solo per scopi relativi alla due diligence e non per altri fini commerciali.
Responsabilità
Definizione delle Parti: Chiarezza su chi sono le parti coinvolte (acquirente, venditore, consulenti, ecc.) e quali sono le loro responsabilità specifiche nel processo di due diligence.
Gestione delle Informazioni Errate o Incomplete: Stabilire le responsabilità nel caso in cui le informazioni fornite si rivelino errate o incomplete, incluso come queste situazioni influenzino le decisioni finali.
Garanzie
Assicurazioni sull’Accuratezza delle Informazioni: Il venditore può essere richiesto a garantire l’accuratezza delle informazioni fornite. Tali garanzie possono includere dichiarazioni sull’integrità finanziaria, sulla conformità legale e normativa e sullo stato delle proprietà e delle attrezzature.
Limitazioni delle Garanzie: Spesso, ci sono limitazioni a queste garanzie, specificando fino a che punto il venditore è responsabile per l’accuratezza delle informazioni fornite.
Tempi di Esecuzione
Cronogramma: Definire un calendario chiaro per la due diligence, inclusi i termini per l’inizio e la conclusione del processo e per la presentazione del report finale.
Flessibilità e Adeguamenti: Prevedere la possibilità di adeguare i tempi in base alle scoperte durante il processo di due diligence o a cause di forza maggiore.
Clausole Speciali
Risoluzione delle Dispute: Includere meccanismi per la risoluzione delle controversie che possono sorgere durante il processo di due diligence o dopo la sua conclusione.
Diritto di Recesso: Specificare le condizioni sotto le quali una parte può ritirarsi dall’accordo, comprese le implicazioni finanziarie di tale recesso.
Conseguenze del Non Completamento: Dettagliare le conseguenze legali e finanziarie nel caso in cui il processo di due diligence non porti al completamento dell’operazione prevista.
Considerazioni Fondamentali
Adattabilità: Il contratto deve essere abbastanza flessibile da adattarsi a scoperte inaspettate durante il processo di due diligence senza compromettere la protezione e gli interessi di entrambe le parti.
Chiarezza e Precisione: Le clausole devono essere scritte in modo chiaro e preciso per evitare ambiguità che potrebbero portare a dispute legali.
Conformità Normativa: Assicurarsi che il contratto rispetti tutte le leggi e regolamenti applicabili, in particolare quelli relativi alla privacy dei dati e alla sicurezza delle informazioni.
Un contratto di due diligence ben progettato è fondamentale per stabilire un quadro chiaro e sicuro per l’esecuzione del processo, proteggendo le parti coinvolte e assicurando che le informazioni sensibili siano gestite correttamente. La negoziazione e la stesura di questo contratto richiedono un’attenta considerazione delle dinamiche specifiche dell’operazione e delle normative del settore in questione.
Gli Interessi del Venditore nella Due Diligence
La due diligence non è solo un processo cruciale per l’acquirente; rappresenta anche un momento significativo per il venditore, che deve prepararsi adeguatamente per garantire una transizione fluida e per salvaguardare i propri interessi. Di seguito, esploriamo come i venditori possono approcciarsi al processo di due diligence, le cautele da adottare, le garanzie da richiedere e le strategie per evitare situazioni critiche o conflitti.
Preparazione alla Due Diligence
Organizzazione della Documentazione: Prima di iniziare il processo di due diligence, è fondamentale organizzare e rendere facilmente accessibili tutti i documenti rilevanti. Questo include bilanci, contratti, documenti legali, licenze, e rapporti di conformità. Una documentazione ben organizzata può accelerare il processo e dimostrare l’affidabilità del venditore.
Valutazione Interna: Effettuare una due diligence interna può aiutare a identificare e risolvere potenziali problemi prima che diventino ostacoli nelle negoziazioni. Questo passaggio dimostra proattività e trasparenza da parte del venditore.
Cautele da Adottare
Accordi di Riservatezza: Prima di condividere qualsiasi informazione, assicurarsi che l’acquirente abbia firmato un accordo di non divulgazione (NDA) per proteggere le informazioni sensibili.
Comunicazione Strategica: Durante il processo, è importante comunicare in modo aperto ma strategico, evitando di rivelare più del necessario fino a che non si è certi della serietà e dell’impegno dell’acquirente.
Garanzie da Richiedere
Garanzie sull’Uso delle Informazioni: Assicurarsi che l’accordo con l’acquirente specifichi chiaramente le restrizioni sull’uso delle informazioni fornite durante la due diligence.
Protezione da Recesso Unilaterale: In alcuni casi, può essere prudente negoziare termini che offrano una forma di compensazione nel caso in cui l’acquirente si ritiri ingiustificatamente dal processo dopo aver raggiunto una fase avanzata.
Evitare Situazioni Critiche o Conflitti
Gestione delle Aspettative: È cruciale essere onesti riguardo allo stato dell’entità in vendita, gestendo realisticamente le aspettative dell’acquirente per prevenire malintesi o delusioni.
Negoziazione Flessibile: Essere aperti a negoziare i termini della due diligence e della transazione stessa può aiutare a superare potenziali ostacoli e trovare un terreno comune.
Assistenza Legale e Finanziaria: Avvalersi di consulenti legali e finanziari per navigare nel processo può prevenire complicazioni e assicurare che gli interessi del venditore siano protetti.
Per i venditori, la due diligence rappresenta un’opportunità per presentare la propria entità nel modo più favorevole, pur rimanendo trasparenti e onesti. Preparandosi adeguatamente, adottando le cautele necessarie e negoziando garanzie solide, i venditori possono navigare nel processo di due diligence in modo efficace, minimizzando i rischi di situazioni critiche o conflitti. Essere proattivi, organizzati e strategicamente aperti durante questo processo non solo facilita una transizione più liscia ma può anche influenzare positivamente il risultato delle negoziazioni.
Preservare il clima aziendale
La due diligence può influenzare la percezione interna e esterna di un’azienda. Quando un venditore si appresta a intraprendere una due diligence, è cruciale gestire con attenzione la comunicazione per evitare allarmismi, speculazioni, o potenziali conflitti all’interno dell’organizzazione. Ecco alcuni passaggi e strategie per avviare una due diligence in modo discreto:
Limitare la Cerchia delle Persone Informate
Coinvolgimento Selettivo: Inizialmente, informare solo un ristretto numero di dirigenti o membri del team chiave coinvolti direttamente nel processo di due diligence. Questo limita la diffusione di informazioni non necessarie all’interno dell’azienda.
Creare un Team Dedicato
Team di Progetto Ristretto: Formare un piccolo gruppo di lavoro dedicato, possibilmente composto da individui con esperienza in processi di acquisizione o fusioni, che possano gestire la due diligence con la massima riservatezza.
Utilizzare Codici e Denominazioni di Progetto
Nomi in Codice: Assegnare un nome in codice all’operazione di due diligence e all’eventuale operazione di acquisizione o fusione. Questo aiuta a mantenere le discussioni discrete, anche quando si svolgono in aree potenzialmente accessibili ad altri dipendenti.
Comunicazione Esterna Cauta
Limitare le Divulgazioni: Quando si interagisce con consulenti esterni, fornitori di servizi, o altre parti terze, è importante limitare le informazioni condivise al minimo indispensabile e utilizzare accordi di non divulgazione (NDA).
Gestire le Informazioni Sensibili
Condivisione Controllata: Assicurarsi che documenti e dati sensibili siano accessibili solo a chi è direttamente coinvolto nel processo di due diligence, utilizzando sistemi di condivisione dei dati sicuri e protetti.
Preparazione della Documentazione
Organizzazione Preliminare: Raccogliere e organizzare la documentazione necessaria in anticipo, in modo da minimizzare la necessità di richieste di informazioni ampie che potrebbero attirare attenzione.
Risposta a Possibili Perdite di Informazioni
Piani di Comunicazione di Riserva: Preparare in anticipo un piano di comunicazione per rispondere a eventuali perdite di informazioni, in modo da poter gestire la situazione rapidamente e efficacemente, minimizzando l’impatto sul morale dei dipendenti e sulla percezione del mercato.
Valutazione del Clima Interno
Sensibilità Organizzativa: Valutare il clima interno dell’azienda per determinare il miglior momento per avviare la due diligence, evitando periodi di alta tensione o stress che potrebbero rendere i dipendenti più sensibili a cambiamenti o voci.
L’avvio di una due diligence in modo discreto richiede una pianificazione attenta e una gestione strategica delle informazioni. Mantenere il processo il più riservato possibile non solo protegge l’azienda da potenziali turbolenze interne, ma assicura anche che il processo di valutazione possa procedere in modo efficiente e senza ostacoli.
Checklist per Due Diligence di una Struttura Sanitaria
Documentazione Generale e Informazioni di Base
Statuto della società e modifiche successive.
Elenco degli azionisti e struttura del capitale.
Licenze operative, permessi e accreditamenti.
Organigramma e profili dei dirigenti.
Rapporti annuali e bilanci degli ultimi 3-5 anni.
Aspetti Legali
Elenco dei contenziosi in corso o potenziali.
Contratti di lavoro chiave e accordi sindacali.
Verifica della conformità con le leggi locali e internazionali (es. GDPR per la protezione dei dati).
Licenze professionali e certificazioni del personale sanitario.
Finanze e Contabilità
Bilanci, conti economici e flussi di cassa dettagliati.
Analisi delle principali linee di reddito e delle spese.
Informazioni su debiti, prestiti e garanzie.
Verifica della gestione delle fatturazioni e delle collezioni.
Operazioni
Descrizione dettagliata delle operazioni giornaliere.
Elenco delle principali attrezzature mediche e dello stato di manutenzione.
Politiche e procedure per la sicurezza dei pazienti.
Piani di emergenza e risposta a incidenti.
Tecnologia e Dati
Panoramica dei sistemi IT, inclusi software di gestione pazienti e sicurezza dei dati.
Valutazione della conformità con le normative sulla privacy e protezione dei dati (es. HIPAA negli Stati Uniti).
Elenco dei fornitori di tecnologia e contratti correlati.
Risorse Umane
Politiche HR e manuale del personale.
Programmi di formazione e sviluppo professionale.
Riepilogo dei benefici per i dipendenti e dei programmi di incentivazione.
Qualità delle Cure e Conformità
Report di qualità delle cure e risultati dei pazienti.
Revisioni esterne, accreditamenti e valutazioni di conformità.
Politiche di gestione dei reclami dei pazienti.
Marketing e Posizionamento di Mercato
Strategie di marketing e materiali promozionali.
Analisi del posizionamento di mercato e della concorrenza.
Feedback e recensioni dei pazienti.
Questa checklist è un punto di partenza e dovrebbe essere adattata e ampliata in base alle specificità della struttura sanitaria in esame e al contesto del mercato in cui opera. È importante che ogni voce della checklist sia attentamente esaminata e documentata, con le relative conclusioni che influenzeranno il processo decisionale post-due diligence.
Bibliografia
Ecco un elenco di fonti che possono fornire una solida base teorica e pratica sul tema, coprendo definizioni, processi, applicazioni specifiche nel settore sanitario, valutazione del marchio, e altri aspetti critici della due diligence:
“Due Diligence: Planning, Questions, Issues” di Gordon Bing: Un’opera completa che guida il lettore attraverso il processo di due diligence, offrendo consigli pratici, checklist dettagliate e casi di studio.
“The Art of M&A Due Diligence” di Alexandra Reed Lajoux e Charles M. Elson: Questo libro si concentra sulle fusioni e acquisizioni, fornendo una guida approfondita alla due diligence finanziaria, legale e operativa.
“Due Diligence and the Business Transaction: Getting a Deal Done” di Jeffrey W. Berkman: Una risorsa pratica che copre diversi aspetti della due diligence, inclusi gli aspetti legali e finanziari, con un’enfasi su come completare con successo una transazione commerciale.
“Health Care Operations and Supply Chain Management: Strategy, Operations, Planning, and Control” di John F. Kros e Evelyn Brown: Sebbene non focalizzato esclusivamente sulla due diligence, questo testo offre approfondimenti cruciali sulle operazioni e sulla gestione della catena di approvvigionamento nel settore sanitario, che sono spesso aree di interesse in una due diligence.
“The Role of Due Diligence in Healthcare Mergers and Acquisitions” pubblicato sul Journal of Health Care Finance: Un articolo che esplora specificamente l’importanza e l’implementazione della due diligence nel contesto delle fusioni e acquisizioni nel settore sanitario.
“Brand Equity: What’s Price Got to Do with it?” di Kevin Lane Keller su Harvard Business Review: Sebbene non specifico per la due diligence, questo articolo offre approfondimenti fondamentali sul valore del marchio, che può essere un aspetto cruciale in una due diligence.
Interbrand – Best Global Brands Reports: Accessibili sul sito ufficiale di Interbrand, questi rapporti annuali forniscono valutazioni dettagliate dei marchi più preziosi al mondo, offrendo metodologie e approfondimenti utili anche per la due diligence.
Brand Finance – Global 500 Reports: Similmente, i rapporti di Brand Finance offrono una panoramica annuale sul valore dei marchi a livello globale, con metodologie di valutazione che possono essere applicate in contesti di due diligence.
Conclusione
La due diligence è un processo complesso ma essenziale, che richiede attenzione ai dettagli, competenza multidisciplinare, e una solida comprensione delle sfide uniche presentate dal settore sanitario.
Seguendo le linee guida e le pratiche migliori discusse in questo articolo, le organizzazioni sanitarie possono navigare con successo nei loro processi di due diligence, minimizzando i rischi e massimizzando le opportunità per il successo a lungo termine.
Medico Chirurgo e Odontoiatra.
Specialista in Ortopedia e Traumatologia.
Specialista in Ortognatodonzia.
Socio Fondatore, Amministratore Delegato e Direttore Sanitario di Dental Care srl.
Socio Fondatore e Amministratore unico di Dentista Manager srl.
Professore a.c. Università di Padova.
CTU Tribunale di Lodi.
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