Nel caso di fattura inviata per mail al paziente, come fare ad evadere l’imposta di bollo? Dopo il grande interesse suscitato dall’articolo sulla marca da bollo […]
Dopo il grande interesse suscitato dall’articolo sulla marca da bollo sulla fattura, raccolgo un interessante commento del Dott. Carmelo Lo Bello, commercialista specializzato in ambito sanitario.
Di seguito i suoi suggerimenti.
Sia lo studio Medico che quello Odontoiatrico sono tenuti ad apporre la marca da bollo su tutte le parcelle emesse per prestazioni di diagnosi e cura; tali parcelle risultano esenti da iva come dall’art.10 DPR 633/72.
Il bollo va applicato da chi emette la parcella, sul documento originale, se il suo importo per la prestazione supera i 77,47 €. Ad oggi la marca da bollo, da apporre alla parcella, è di 2 euro.
Vi sono due modalità con cui si può corrispondere l’imposta sul bollo:
La responsabilità per la mancata e/o non corretta apposizione del bollo è solidale, quindi ricade sia sul medico emittente che sul cliente percipiente.
Questo indipendentemente dalla modalità con la quale la fattura viene emessa o inviata al paziente.
Negli ultimi tempi, il medico e l’odontoiatra si trovano spesso ad inviare per email le parcelle ai propri pazienti.
In questo caso, per rimanere fedeli alle disposizioni fiscali, è necessario:
Questa procedura, che anticipa i tempi di trasmissione delle parcelle, assolve il dettato dall’art. 24 del DPR 642/72 e successive modifiche. Anche se questa procedura non è normata, dovrebbe essere accettata dall’agenzia delle entrate in quanto non vi è evasione.
Ringrazio il Dott. Lo Bello per questo semplice ma utilissimo chiarimento.
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