Dal 31 marzo 2025, gli studi dentistici in Italia saranno obbligati a stipulare una polizza assicurativa per coprire i danni derivanti da eventi catastrofali come terremoti, alluvioni e frane. Questa guida approfondisce i dettagli normativi, chi è obbligato, cosa copre l’assicurazione e come adeguarsi alla nuova normativa. Proteggere il proprio studio dentistico da rischi catastrofali non è solo un obbligo di legge, ma una scelta strategica per garantire stabilità e continuità operativa.
Negli ultimi anni, fenomeni climatici come le alluvioni, le bombe d’acqua o geologici come terremoti ed eruzioni vulcaniche, hanno elevato il grado di rischio da danno catastrofale. Gli edifici e le infrastrutture che ospitano le attività produttive, assieme a quelli ove sono presenti le abitazioni private, sono stati colpiti da ingenti danni a seguito di questi imprevedibili accadimenti.
Solo ricordando gli anni appena trascorsi, tornano alla memoria le alluvioni del 19/20 Ottobre 2024 che hanno interessato diverse zone dell’Emilia-Romagna, quelle del 18/19 Settembre 2024 che hanno coinvolto anche le Marche, o quelle del 2023 che hanno interessato anche la Lombardia e che nel mese di maggio hanno causato 15 morti in Emilia Romagna con oltre 36.000 sfollati. Per non dimenticare il 2022, quando l’Isola di Ischia nel mese di novembre ha avuto 12 morti con le abitazioni di Casamicciola Terme travolte da fango e detriti, e le zone attorno alle provincie di Pesaro e Urbino nelle Marche e Perugia in Umbria hanno pagato con 13 vite gli effetti di un fortissimo temporale autogenerante originatosi per il forte caldo accumulatosi durante l’estate.
I terremoti, meno frequenti ma con effetti che restano nella memoria di tutti per molto tempo, hanno interessato quasi tutta la nostra penisola, e solo quelli degli ultimi 20 anni (Abruzzo, Lazio, Umbria, Calabria e diverse altre regioni) hanno causato quasi 700 morti.
I costi per ricostruire e per mettere in protezione i territori sono storicamente in carico alla finanza pubblica, con la conseguenza che lo Stato deve impegnare risorse economiche sempre più rilevanti e spesso impiega diversi anni per ripristinare la possibilità di utilizzare i beni colpiti da questi eventi. Per questo motivo, il legislatore italiano ha introdotto, ad oggi solo per le attività economiche, un nuovo obbligo assicurativo volto a garantire una maggiore protezione contro questi eventi imprevisti, sulla scia di altri paesi che nel Mondo hanno già previsto forme di obbligatorietà o di condivisione dei costi ricorrendo ad un sistema misto pubblico/privato.
Dopo una iniziale “falsa” partenza dovuta allo slittamento della data di entrata in vigore dell’obbligo previsto per il 31/12/2024, il provvedimento legislativo che ha introdotto l’obbligatorietà delle polizze per i Rischi Catastrofali, a partire dal 31 marzo 2025, riguarderà tutte le imprese con sede legale in Italia, così come quelle estere con una stabile organizzazione nel nostro Paese.
Questa normativa, prevista dalla Legge di Bilancio 2024 (L. 213/2023, art. 1, comma 101) e regolata dal Decreto Ministeriale 30 gennaio 2025, n. 18, impone a tutte le imprese, e quindi anche agli Studi Dentistici, di tutelare il proprio patrimonio immobiliare e strumentale.
Dinnanzi ad una scelta di preservazione del valore della propria attività, l’obbligatorietà della copertura assicurativa per i rischi catastrofali può certamente divenire un’opportunità con un elevato valore strategico per, finalmente, evitare di trattenere integralmente sulle spalle dell’Azienda e dell’Imprenditore un danno economico che può avere anche dimensioni estremamente rilevanti: oltre al danno alle strutture, alla strumentazione e agli impianti, un evento catastrofale può difatti determinare interruzioni prolungate dell’attività, con conseguenze economiche capaci di interrompere la vita di un’azienda. Avere quindi una copertura assicurativa contro il rischio catastrofale non è solo un obbligo di legge, ma un’azione strategica per garantire la continuità operativa e la sicurezza dell’attività odontoiatrica.
Di seguito vedremo nel dettaglio chi è obbligato a sottoscrivere la polizza, quali sono i beni coperti e come adeguarsi alla normativa.
Gli studi dentistici investono ingenti risorse per l’acquisto di macchinari, impianti e strumenti altamente tecnologici, fondamentali per lo svolgimento dell’attività quotidiana. Questi beni possono essere seriamente compromessi in caso di eventi naturali estremi.
In caso di calamità naturale, uno studio dentistico potrebbe trovarsi ad affrontare non solo il costo delle riparazioni e della sostituzione delle attrezzature danneggiate, ma anche un’interruzione forzata dell’attività, con conseguenti perdite di fatturato e disagi per i pazienti. La stipula di una polizza obbligatoria contro il rischio catastrofale rappresenta, quindi, un meccanismo di tutela che consente agli studi odontoiatrici di ridurre l’impatto finanziario di eventi imprevedibili, garantendo una ripresa più rapida.
Un altro aspetto da considerare è che l’inadempienza a questo obbligo assicurativo può comportare sanzioni economiche e la perdita di accesso a fondi pubblici o agevolazioni fiscali. La normativa, infatti, non solo impone l’assicurazione, ma vincola anche la possibilità di ottenere finanziamenti o sovvenzioni alla conformità dell’impresa con la legislazione vigente.
L’obbligo assicurativo, quindi, non è solo un vincolo normativo, ma un’importante opportunità per gli studi dentistici di proteggere il proprio investimento e assicurare la continuità operativa in ogni circostanza. Ora approfondiremo gli aspetti normativi e i riferimenti legislativi di questa importante misura.
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L’obbligo di assicurazione contro il rischio catastrofale è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2024 (L. 213/2023, art. 1, comma 101) e attuato con il Decreto Ministeriale 30 gennaio 2025, n. 18, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 febbraio 2025. Questo provvedimento stabilisce in dettaglio i soggetti obbligati, l’oggetto dell’assicurazione e le modalità operative.
Secondo quanto previsto dalla normativa, tutte le imprese iscritte nel Registro delle Imprese sono obbligate a stipulare una polizza assicurativa che copra i danni ai beni aziendali derivanti da eventi catastrofali. Tra i beni inclusi nell’obbligo assicurativo rientrano:
Il Decreto Ministeriale 30 gennaio 2025, n. 18 stabilisce inoltre che i premi assicurativi devono essere calcolati in misura proporzionale al rischio, tenendo conto dell’ubicazione geografica e della vulnerabilità dei beni assicurati. Le compagnie assicurative operanti in Italia hanno l’obbligo di offrire contratti conformi alla normativa, garantendo trasparenza nelle condizioni e nei costi delle polizze.
Un altro aspetto fondamentale riguarda l’adeguamento delle polizze esistenti. Il decreto prevede un periodo transitorio di 30 giorni dalla sua pubblicazione, entro il quale le compagnie assicurative dovranno allineare i propri prodotti alle nuove disposizioni. Per le polizze già in essere, l’adeguamento dovrà avvenire alla prima scadenza utile o al primo quietanzamento successivo.
L’inosservanza dell’obbligo assicurativo può comportare sanzioni economiche e la perdita di accesso a contributi pubblici o agevolazioni fiscali. Pertanto, per gli studi dentistici è fondamentale verificare tempestivamente la conformità della propria copertura assicurativa e, se necessario, stipulare una nuova polizza conforme ai requisiti normativi.
Nei prossimi capitoli analizzeremo chi è obbligato alla stipula della polizza e quali sono le caratteristiche specifiche della copertura assicurativa.
L’obbligo di stipulare una polizza assicurativa per il rischio catastrofale riguarda tutte le imprese con sede legale in Italia e le imprese estere con una stabile organizzazione nel territorio italiano, purché iscritte al Registro delle Imprese. Di conseguenza, gli studi dentistici in forma societaria, come le SRL odontoiatriche, rientrano a pieno titolo tra i soggetti obbligati.
Anche gli studi dentistici professionali non in forma societaria, ma comunque iscritti al Registro delle Imprese, sono soggetti a tale obbligo (vd. Impresa individuale odontoiatrica o Impresa familiare). L’esclusione riguarda solo le imprese agricole, che seguono un regime specifico.
L’assenza di questa polizza può comportare conseguenze rilevanti, tra cui la perdita dell’accesso a finanziamenti pubblici e possibili sanzioni. Per questo motivo, ogni titolare di studio dentistico dovrebbe verificare attentamente la propria posizione e attivarsi per la stipula della polizza conforme alla normativa vigente.
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La copertura assicurativa obbligatoria per il rischio catastrofale riguarda i danni diretti ai beni aziendali elencati nell’articolo 2424 del Codice Civile, tra cui:
Nel decreto viene previsto che ai fini dell’articolo 1, comma 101, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, la polizza debba tutelare contro gli eventi climatici rilevanti. Per tali eventi si intendono:
Inoltre, le polizze possono prevedere diversi massimali e franchigie, che stabiliscono l’importo massimo di indennizzo al quale avrà diritto l’assicurato e la quota di rischio che resterà a suo carico. Questi aspetti devono essere analizzati con attenzione per garantire un livello di protezione adeguato alle esigenze dello studio dentistico.
La normativa prevede l’applicazione di massimali e franchigie che regolano l’importo massimo di indennizzo e la quota di spesa a carico dell’assicurato. I principali parametri stabiliti sono:
È essenziale valutare attentamente questi aspetti nella scelta della polizza, al fine di garantire un’adeguata protezione economica per lo studio dentistico. Le franchigie e i massimali possono variare in base al livello di rischio e alla posizione geografica dell’attività, pertanto è consigliabile confrontare diverse offerte assicurative per trovare la soluzione più conveniente e sicura.
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Il costo della polizza per il rischio catastrofale viene calcolato sulla base di diversi fattori, tra cui:
Le compagnie assicurative, nel calcolo del premio, si basano su dati storici e modelli previsionali per stimare il rischio. Per gli studi dentistici, la scelta della polizza più adatta dipenderà dall’analisi di questi elementi e dalla comparazione tra le diverse offerte disponibili sul mercato.
Le imprese che hanno già sottoscritto una polizza assicurativa dovranno verificarne la conformità alla nuova normativa. L’adeguamento delle polizze esistenti dovrà avvenire:
L’obiettivo è garantire che tutte le polizze attive rispondano ai criteri stabiliti dal decreto ministeriale, evitando così possibili sanzioni o limitazioni nell’accesso a contributi pubblici. Per questo motivo, si consiglia di consultare il proprio assicuratore con anticipo, valutando le soluzioni più vantaggiose per mantenere una copertura adeguata senza incorrere in aumenti sproporzionati dei costi assicurativi.
Oltre alla possibilità di adempiere all’obbligo assicurativo mediante la sottoscrizione di polizze specifiche per i rischi catastrofali, il mercato assicurativo consente di integrare le esistenti polizze Incendio o Multirischio (parliamo di quei contratti che in un’unica polizza includono diverse “famiglie” di rischio, come quello derivante dalla Responsabilità Civile per la conduzione dello Studio Odontoiatrico, piuttosto che per il Furto dell’attrezzatura e/o i danni derivanti da fenomeno elettrico e/o quelli per la garanzia elettronica).
L’occasione torna quindi utile per controllare l’esistenza di una garanzia spesso sottovalutata, ma fondamentale per proteggere i nostri investimenti. In molti casi anche per adempiere agli obblighi che l’affittuario ha nei confronti del proprietario dell’immobile, o per integrare la polizza Incendio sottoscritta con la Banca o la società di leasing a tutela del credito erogato per l’acquisto del bene.
L’introduzione dell’obbligo assicurativo per il rischio catastrofale rappresenta una misura importante per tutelare le imprese italiane, inclusi gli studi dentistici, da eventi naturali imprevedibili e potenzialmente devastanti. Proteggere i beni aziendali significa non solo garantire la sicurezza finanziaria dello studio, ma anche assicurare la continuità delle cure e dei servizi offerti ai pazienti.
Adeguarsi alla normativa non è solo una questione di conformità legale, ma anche un’opportunità per gestire con maggiore consapevolezza il rischio d’impresa. La scelta della polizza più adatta, la valutazione dei massimali e delle franchigie, così come l’analisi dei premi assicurativi, sono elementi chiave per ottimizzare la protezione senza gravare eccessivamente sui costi aziendali.
Infine, la corretta gestione dell’assicurazione passa anche attraverso un costante aggiornamento e monitoraggio della propria copertura. Consultare esperti del settore assicurativo e confrontare le diverse offerte disponibili può aiutare a prendere decisioni informate e vantaggiose.
Questo articolo è stato redatto in collaborazione con Simone Turrini, Consulente Assicurativo di Dentista Manager, info@esselleti.it
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