A breve scadranno i termini per la richiesta di agevolazione prevista dal Bonus Sud. Anche le imprese odontoiatriche sono ammesse al beneficio che in alcuni casi può arrivare al 60% dell’investimento fatto. In questa pillola alcune informazioni utili per accedere ai benefici fiscali.
La recente introduzione del Bonus ZES Unica Mezzogiorno rappresenta un’importante opportunità per i professionisti del settore odontoiatrico interessati ad espandere o modernizzare le proprie strutture nel Sud Italia. Questo incentivo, sotto forma di credito d’imposta, è destinato a promuovere gli investimenti in beni strumentali nuovi nelle zone economiche speciali (ZES) delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle zone assistite dell’Abruzzo.
Per i dentisti organizzati in forma di impresa (Srl odontoiatrica, Stp Odontoiatrica, Holding odontoiatrica e Impresa individuale), questo bonus può tradursi in un significativo risparmio fiscale, permettendo di aggiornare attrezzature, ampliare gli studi o addirittura aprire nuove sedi. Tuttavia, è fondamentale agire rapidamente: la scadenza per presentare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate è fissata al 12 luglio 2024. Questo termine imminente richiede una pronta valutazione delle esigenze e la pianificazione degli investimenti per sfruttare al meglio il credito d’imposta offerto.
Il credito d’imposta ZES Unica Mezzogiorno è stato istituito per tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile adottato. Le imprese devono operare o insediarsi nella ZES unica, che include le regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e Abruzzo.
Esclusioni: Sono esclusi dal beneficio i soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera, dei trasporti (esclusi magazzinaggio e supporto ai trasporti), della produzione e distribuzione di energia, della banda larga, nonché nei settori creditizio, finanziario e assicurativo. Anche le imprese in stato di liquidazione, scioglimento o in difficoltà non possono accedere al credito.
Il credito d’imposta ZES Unica Mezzogiorno può essere richiesto per una serie di investimenti specifici, parte di un progetto di investimento iniziale realizzato tra il 1° gennaio 2024 e il 15 novembre 2024. Ecco una descrizione dettagliata delle tipologie di investimenti agevolabili:
1. Beni strumentali nuovi: Gli investimenti devono riguardare l’acquisto, anche tramite contratti di locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie. Questi beni strumentali devono essere destinati a strutture produttive già esistenti o a nuove strutture impiantate nelle zone economiche speciali. Gli investimenti devono rappresentare un aumento tangibile e duraturo della capacità produttiva.
2. Immobili strumentali: Rientrano nel beneficio anche l’acquisto di terreni e l’acquisizione, realizzazione o ampliamento di immobili strumentali agli investimenti. Tuttavia, è importante notare che il valore dei terreni e dei fabbricati non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato. Per i beni immobili strumentali, il credito di imposta è riconosciuto anche nel caso in cui tali beni siano stati precedentemente utilizzati per attività economiche dal cedente o da altri soggetti.
3. Investimenti iniziali: Gli investimenti devono costituire un “investimento iniziale”, che include:
4. Momento di rilevanza degli investimenti: Ai fini della determinazione del momento in cui gli investimenti si considerano effettuati, le spese di acquisizione si considerano sostenute:
5. Limiti e condizioni: Il credito d’imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni agevolati, con un limite massimo di 100 milioni di euro per ciascun progetto di investimento. Non sono agevolati i progetti di investimento con un costo complessivo inferiore a 200.000 euro. Il valore dei beni agevolati è determinato considerando il costo d’acquisto, aumentato degli oneri accessori di diretta imputazione, compresi gli interessi passivi relativi ai prestiti contratti per la loro acquisizione, a condizione che siano imputati nel bilancio a incremento del costo del bene strumentale stesso, secondo i principi contabili.
6. Certificazione delle spese: L’effettivo sostenimento delle spese e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile predisposta dall’impresa devono risultare da una certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Per le imprese non obbligate per legge alla revisione legale, la certificazione deve essere rilasciata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione legale dei conti iscritti nella sezione A del registro di cui all’art. 8 del D.Lgs. n. 39/2010.
7. Esclusioni: Il credito d’imposta non spetta per:
Il credito d’imposta varia in base alla regione, alla dimensione dell’impresa e all’ammontare degli investimenti. Ecco alcuni dettagli:
Il credito d’imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni agevolati, con un limite massimo di 100 milioni di euro per progetto. I progetti con un costo complessivo inferiore a 200.000 euro non sono agevolabili.
Le imprese interessate devono presentare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate tra il 12 giugno e il 12 luglio 2024, utilizzando il modello di comunicazione approvato l’11 giugno 2024.
La comunicazione può essere inviata telematicamente tramite il software dedicato “Zes Unica”, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Entro cinque giorni dalla trasmissione, l’Amministrazione rilascerà una ricevuta attestante la presa in carico o lo scarto della comunicazione. È possibile inviare comunicazioni integrative per gli investimenti non realizzati al momento della prima comunicazione entro il 17 gennaio 2025.
Il documento fornisce esempi pratici di calcolo del credito d’imposta:
Esempio 1:
Esempio 2:
Il Bonus ZES Unica Mezzogiorno rappresenta un’opportunità significativa per le imprese che desiderano investire nel Sud Italia. Tuttavia, è cruciale che le imprese valutino attentamente i requisiti e le condizioni per massimizzare i benefici fiscali offerti da questo incentivo.
Segnaliamo ai membri della Rete Dentista Manager che è attiva una convenzione con Telematica Italia Srl per le attività legate al bando e per l'accesso ai benefici. Per informazioni contattare Alessandro Riccio a.riccio@telematicaitalia.it
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