Il valore dello studio dentistico è molto spesso una incognita che dipende da mille variabili, alcune oggettive ed altre soggettive. Eppure i soggetti interessati a calcolarne il volume, anche a grandi linee, è estremamente ampio, sia tra i dentisti sia tra i soggetti esterni allo studio. Proponiamo in questo breve articolo alcuni spunti di riflessione.
Per tutti noi dentisti c’è stato un momento, prima o dopo, nel quale ci siamo domandati che valore avesse quello che abbiamo costruito negli anni di lavoro.
Possiamo esserci posti questa domanda per tanti motivi:
Confrontarci con i nostri colleghi
Programmare la cessione dello studio o un passaggio generazionale
Valorizzare la propria forza contrattuale rispetto agli istituti di credito e i fornitori in genere
La semplice soddisfazione personale di misurare in termini economici il nostro successo
Probabilmente esistono molti altri motivi per chiedersi quanto vale il nostro studio, ma il punto è un altro. Esiste un modo oggettivo per farlo? Esiste un linguaggio comune che possiamo impiegare per rendere riconoscibile questo valore? Quali sono gli indicatori più importanti che ci consentono di farlo?
Naturalmente la valutazione di uno studio professionale (in parte vale anche per le società odontoiatriche) ha dei margini importanti di soggettività che investono sia il titolare sia il suo interlocutore. E questo è un limite spesso invalicabile quando ci si trova su piani contrapposti.
Tuttavia è possibile utilizzare i numeri e gli indicatori per stringere al massimo il range delle ipotesi. Proviamo a fare alcuni esempi di cui avrai certamente sentito parlare.
I compratori di studi dentistici istituzionali (fondi, banche, catene) utilizzano molto spesso un criterio che per semplicità chiamiamo “metodo dei moltiplicatori”. Con questo metodo si stabilisce come base di calcolo il MOL dello studio (Margine Operativo Lordo) oppure l’Ebitda (Earnings before interests, taxes, depreciations and amortizations). Poi si procede a moltiplicare questo valore per X e si stabilisce il prezzo dello studio, dove X rappresenta un numero che parte da 1 e sale sulla base di elementi di contesto che attribuiscono allo studio un valore superiore rispetto al semplice dato economico finanziario (per esempio gli asset intangibili). Beninteso, la base di calcolo potrebbe anche essere il fatturato o l’utile.
Anche l’Agenzia delle Entrate può avere interesse a stabilire il valore di uno studio dentistico. Questo accade per esempio quando si tratti di conferirlo dentro una Srl Odontoiatrica o, ancora, cederlo a terzi. Solitamente il metodo applicato in questi casi è rappresentato dal metodo patrimoniale misto che tiene conto sia degli aspetti patrimoniali puri che di quelli economici e finanziari.
In un passaggio generazionale intrafamiliare prevalgono invece logiche diverse dove i concetti di valore/opportunità e gli asset intangibili acquisiscono un valore addirittura superiore a quelli economici, finanziari o patrimoniali.
In una banale attività di benchmarking rispetto ai colleghi, che sia finalizzata a semplice curiosità o alla attivazione di un vero e proprio piano di marketing, ogni tipo di indicatore numerico e ogni tipo di report può essere utile a rispondere alla domanda iniziale. Mi riferisco a indicatori come: il mix di produzione, i margini di contribuzione, il numero di prestazioni nell’unità di tempo, il costo orario della poltrona, il break even point, le tariffe applicate, il costo del lavoro e delle consulenze, ecc.
Ho voluto semplificare al massimo, ma il concetto che deve passare è che se vuoi costruire valore devi coltivare la cultura dei numeri all’interno dello studio e devi avviare un programma di Controllo di Gestione. Se non sai cos’è il MOL o l’Ebit, se non puoi produrre report oggettivi, se sei ancorato a logiche di occultamento dei ricavi, se non puoi concretamente opporre una previsione di ricavi futuri, ogni volta che, per un motivo qualsiasi ti chiederai “quanto vale il mio studio?” non sarai in grado di dare una risposta. E non c’è niente di peggio che agire in condizioni di incertezza.
Medico Chirurgo, Odontoiatra, Specialista in Ortopedia e Traumatologia, Specialista in Ortognatodonzia.
Socio Fondatore, Amministratore Unico e Direttore Sanitario di Dental Care srl. Managing Partner di Studio Associato Vassura.
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