Analizziamo in questo articolo le caratteristiche che una agenda digitale dovrebbe possedere per consentire una gestione moderna ed efficiente dell’attività clinica dello studio dentistico. Valutiamo anche i vantaggi derivanti da un utilizzo intelligente dell’agenda digitale in termini competitivi.
L’agenda digitale è il vero motore di uno studio, molto di più di quanto non sia una agenda cartacea tradizionale. Un’agenda efficiente e ben organizzata è letteralmente una conditio sine qua non è possibile avere successo economico in uno studio dentistico.
Non esiste alcun tipo di organizzazione interna (per quanto sofisticata) in grado di generare profitti senza uno strumento adeguato di programmazione delle prestazioni, così come uno strumento adeguato e usato correttamente è un indicatore abbastanza preciso della qualità organizzativa di uno studio dentistico.
Questo strumento è, appunto, l’agenda digitale.
Quando parliamo di agenda in generale, intendiamo sia il supporto (digitale o cartaceo) sul quale avvengono le registrazioni degli appuntamenti (quindi il mezzo vero e proprio), sia i suoi contenuti come ad esempio: date, orari, nominativi dei pazienti, durata delle prestazioni, tipo di prestazione, nome dell’operatore, e molto altro ancora che vedremo in seguito.
Va detto subito che l’efficienza di un’agenda digitale è incomparabilmente superiore rispetto ad un’agenda cartacea e porta tali benefici in termini di fatturato e riduzione dei costi, da rendere improponibile ogni confronto. La necessità poi di integrare l’agenda con i dati anagrafici, clinici e contabili del paziente, impongono di optare per una agenda elettronica inserita all’interno di un gestionale completo. Questa integrazione non sarebbe mai possibile in uno studio dotato solo di agenda cartacea.
La competizione tra studi che usano agenda cartacea e quelli dotati di agenda digitale è così sbilanciata a vantaggio dei secondi da poter affermare con sicurezza una cosa: tra pochi anni i primi non esisteranno più.
Per questo motivo d’ora innanzi faremo riferimento alla agenda digitale come il gold standard nella gestione degli appuntamenti dello studio, analizzando le caratteristiche che dovrebbe avere ed i vantaggi che se ne possono trarre.
Ci sono delle impostazioni di base che il titolare di uno studio dovrebbe applicare alla propria agenda digitale per renderla più performante ancor prima di iniziare ad utilizzarla. Tre sono le impostazioni principali: calendario, orientamento e slot.
Il calendario di lavoro per un intero anno di esercizio rappresenta tutte le giornate in cui lo studio rimarrà aperto o chiuso durante l’anno, tenendo conto di festività, prefestivi, riposi, ferie, aggiornamento, ecc. La definizione anticipata del calendario di lavoro è fondamentale sia per una corretta gestione delle agende sia per una corretta pianificazione economica delle prestazioni. Maggiore è il numero di chiusure, infatti, e minore sarà il numero di giorni sui quali potremo spalmare i costi fissi di gestione, con il risultato, quindi, che ciascun giorno lavorativo dovrà scontare un peso più alto in termini di costi fissi (vd. articolo sul costo orario dello studio dentistico oppure corso gratuito sui fondamentali economici dello studio precedente a questo). Un agenda digitale efficiente dovrebbe consentire al titolare di studio di predefinire i giorni di apertura in un anno di esercizio e quindi di calcolare automaticamente il costo fisso per ogni giorno e, come vedremo ora, anche per ogni poltrona.
Ora vediamo insieme l’orientamento dell’agenda digitale.
Un gestionale evoluto dovrebbe consentire al dentista di creare tante agende quante sono le poltrone operanti nello studio e nominare ciascuna di esse (agenda e poltrona) con lo stesso nome, per esempio: agenda studio 1, agenda studio 2, agenda studio 3, ecc.
Al contrario, un errore molto frequente negli studi dentistici è quello di orientare o legare l’agenda dello studio ai professionisti che vi lavorano.
E’ buona norma che l’agenda digitale sia orientata sulle poltrone e non sugli operatori.
Il numero delle poltrone e quello degli operatori all’interno di uno studio infatti non coincidono quasi mai. Di solito in uno studio con più di una poltrona si alterna un numero variabile di operatori (tra titolari, consulenti e igienisti) che può essere superiore o inferiore al numero delle poltrone. Le cose importanti da sapere sono queste:
Ora esaminiamo la questione slot.
Potremmo dire che lo slot è l’unità anatomica di base dell’agenda.
Supponiamo di visualizzare l’agenda di un solo giorno e di una singola poltrona. Fisicamente questa agenda si manifesta sullo schermo come uno spazio libero che corre tra due limiti orari, che rappresentano l’orario di apertura e di chiusura dello studio in quel dato giorno. Ebbene, è opportuno che tale spazio venga suddiviso in unità più piccole che verranno destinate a ciascun appuntamento. Queste unità più piccole, funzionali alla gestione degli appuntamenti, vengono definite slot standard.
Lo slot standard dell’agenda digitale rappresenta lo spazio minimo di appuntamento che è possibile destinare ad un paziente. È l’equivalente delle righe su una agenda cartacea. In una agenda digitale moderna questo spazio può corrispondere ad un intervallo di tempo variabile e definito in anticipo.
A questo punto il problema è che gli appuntamenti per i pazienti hanno tempi diversi, che a loro volta sono legati al tempo di esecuzione delle specifiche prestazioni per le quali vengono fissati. Dell’importanza di determinare in anticipo i tempi standard di ciascuna prestazione abbiamo già detto parlando del tariffario. Quello che rimane da chiarire è come si riesca a far coincidere il tempo standard previsto per una prestazione (e quindi per un appuntamento in agenda) con il tempo degli slot standard.
Per fare ciò ogni studio dovrebbe poter modulare l’ampiezza dello slot standard degli appuntamenti a seconda delle proprie necessità o preferenze. Per questo le agende digitali più evolute consentono al titolare di studio di preimpostare gli slot standard in agenda secondo necessità e preferenza; ma consentono anche di modificarli nel tempo con il variare delle esigenze:
Il consiglio è quello di usare 15 o 20 minuti come slot standard per potersi giovare di un giusto compromesso. Le prestazioni più lunghe dello slot standard saranno rappresentate dalla somma di slot contigui. Prestazioni più brevi dei 15 minuti sono piuttosto rare se si considerano anche i tempi di riordino e di disinfezione delle superfici.
Come detto, anche l’agenda digitale vuota si presenta come un insieme di pagine suddivise in righe, esattamente come una agenda cartacea. Ma in una agenda digitale le pagine possono visualizzare un singolo giorno, una settimana, un mese o anche un anno, se necessario.
Nella visualizzazione di un giorno intero, ciascuno spazio ricompreso tra due righe successive costituisce un ipotetico slot standard da assegnare ad un ipotetico paziente per l’esecuzione di una ipotetica prestazione. Una agenda piena o parzialmente piena presenterà tali slot occupati dal nome e cognome dei pazienti e da attributi che vedremo in seguito. Quando la prestazione ha un tempo di esecuzione superiore allo slot standard preimpostato essa occuperà un certo numero di slot standard contigui che andranno a costituire un nuovo slot: lo slot reale di quella prestazione.
Una agenda digitale moderna deve prevedere diversi layout di visualizzazione, a seconda delle esigenze che in quel preciso momento ha il suo specifico utilizzatore. Per questo motivo la visualizzazione degli appuntamenti deve essere flessibile. In particolare l’agenda digitale deve prevedere almeno le seguenti opzioni:
Facciamo alcuni esempi concreti tratti dalla nostra attività quotidiana:
Inoltre questi diversi operatori potrebbero accedere da postazioni diverse nello stesso momento, dunque non vi devono essere vincoli di visualizzazione su uno specifico formato tra una postazione e l’altra dello stesso studio: utenti diversi potrebbero avere, infatti, esigenze di visualizzazione diverse nello stesso istante da postazioni diverse.
Una programmazione ordinata e produttiva dell’agenda di lavoro non dovrebbe prevedere la presenza contemporanea dello stesso operatore su due poltrone diverse, salvo casi molto particolari e definiti. Allo stesso modo ha poco senso disporre due pazienti contemporaneamente sulla stessa poltrona.
Entrambe queste situazioni sono descrivibili come sovrapposizioni e, nella stragrande maggioranza dei casi, generano solo inutile stress organizzativo all’interno dello studio, sono antieconomiche e poco ergonomiche. Perciò andrebbero evitate.
Ciò nonostante l’agenda digitale dovrebbe lasciare la facoltà all’utente di gestire ugualmente le sovrapposizioni. Infatti esistono rare indicazioni al loro impiego in uno studio dentistico:
In un’agenda digitale l’inserimento degli appuntamenti avviene occupando uno o più slot contigui con una nuova prestazione da eseguire.
In questo caso abbiamo due possibilità:
La nuova prestazione, qualunque essa sia, rappresenta il contenuto principale dello slot.
Un appuntamento in agenda prevede dunque un pacchetto di informazioni minimo e necessario che sono:
Le agende digitali più evolute prevedono la possibilità che gli appuntamenti programmati siano dotati di particolari attributi. Tali attributi dovrebbero essere visibili sugli slot interessati mediante sigle, simboli grafici, colorazioni, tool tips, oggetti e quant’altro possa risultare utile nella gestione quotidiana.
Vediamo quali sono questi attributi:
Una delle attività più onerose di uno studio dentistico è rappresentato dalla manutenzione ordinaria delle agende. Lo spostamento o la cancellazione degli appuntamenti è così ricorrente da meritare una responsabilità specifica tra il personale.
A questo proposito sento il dovere di dare un consiglio che vale oro: mai cancellare dall’agenda un appuntamento già fissato nel futuro.
La disdetta dell’appuntamento (detto anche drop out) dovrebbe essere semplicemente segnalata nello slot mediante uno degli attributi precedentemente indicati (colore o simbolo). Questo accorgimento consentirà almeno due azioni fondamentali:
Per quanto riguarda lo spostamento di un appuntamento, il sw gestionale deve prevedere di trasferire lo slot relativo su giorni differenti o poltrone differenti semplicemente mediante la funzione di trascinamento (detta anche drag and drop) avendo riguardo che tutte le informazioni di base e gli attributi dello slot vengano trasferiti (inalterati) insieme all’appuntamento. Ovviamente deve essere possibile lo spostamento anche con le più tradizionali funzioni di copia, taglia e incolla.
La visualizzazione dell’agenda digitale secondo il layout prescelto dovrebbe essere anche accompagnata dalla possibilità di stamparla, esportarla e condividerla.
Queste funzioni consentono di far circolare le informazioni più agevolmente sia all’interno che all’esterno dello studio, soprattutto quando siano presenti consulenti. Qualora il consulente non abbia un accesso diretto all’agenda digitale, come consentono per esempio i gestionali in cloud, la funzione di esportazione in .pdf o in altro formato standard rende l’organizzazione delle attività più efficienti. Sarebbe bene che i consulenti conoscessero sempre le prestazioni da eseguire in anticipo rispetto alla data di accesso allo studio perché questo riduce gli imprevisti, i malintesi e rende più fluida la collaborazione.
I gestionali più evoluti prevedono la possibilità, per un agente esterno, di possedere un account di accesso remoto solo per alcune aree di lavoro, come per esempio l’agenda, i dati clinici del paziente o le immagini, preservando le aree riservate mediante livelli di accesso differenziati a seconda dell’utente.
L’accesso remoto all’agenda digitale rappresenta anche per il titolare di studio uno dei plus più importanti di un sw gestionale perché permette di conciliare gli impegni della vita familiare con quelli professionali soprattutto quando non si limita ad una semplice consultazione ma consente modifiche degli appuntamenti e\o integrazioni con altri strumenti di programmazione.
La possibilità di gestire efficacemente una lista d’attesa è uno dei tanti vantaggi dell’agenda digitale. Un gestionale evoluto consente di creare una lista d’attesa che si alimenta su due canali diversi:
Gli scopi per i quali la lista d’attesa si rivela estremamente utile sono due:
La branca che più di tutte le altre si giova della funzione lista d’attesa è rappresentata senz’altro dall’Igiene orale, per una serie di motivi:
I sistemi di comunicazione interna sono una finezza che alcuni gestionali possiedono allo scopo di facilitare il passaggio di informazioni tra le varie componenti dello staff.
Facciamo alcuni esempi pratici che ci aiuteranno a capire meglio, utilizzando come traccia un ipotetico protocollo interno dello studio.
Quando il paziente arriva fisicamente in studio per il proprio appuntamento il personale in accettazione provvede, tra le altre attività da svolgere, anche quella di segnalare che il paziente “è arrivato ed è in attesa”. Un gestionale aperto in tutte le postazioni di lavoro consente al personale di segreteria di modificare lo status del paziente semplicemente con un click del mouse che ne cambi il colore dello slot oppure inserisca qualsiasi altro attributo di riconoscimento (es. campo pulsante, simbolo grafico, etichetta, ecc.). In questo caso senza dover compiere attivamente alcuna ricerca il personale che deve ricevere il paziente in area clinica è informato che il paziente è arrivato: potrebbe essere in anticipo, puntuale o in ritardo, rispetto all’orario prestabilito, ma in tutti i casi l’operatore e la sua assistente potranno comportarsi di conseguenza rispetto alla prestazione che stanno eseguendo, a quelle che potrebbero eseguire conoscendo il tempo che hanno ancora a disposizione, oppure alla pausa che stanno osservando prima di iniziare la prestazione successiva.
I sistemi di comunicazione sono tanto più necessari ed efficaci quanto più grande ed articolato è uno studio, dove le distanze tra gli operatori non possono essere colmate dalla comunicazione verbale ed il rischio di informazioni scorrette o fraintendimenti è più frequente.
Un sw gestionale moderno deve prevedere obbligatoriamente una integrazione dei dati presenti sui diversi moduli di cui si compone.
Supponiamo di individuare i moduli di un gestionale nel modo seguente: anagrafica ed anamnesi paziente, diario clinico e piani di trattamento, cartella contabile e fiscale, listino delle prestazioni, magazzino.
Abbiamo già visto come:
L’insieme dei moduli di un sw gestionale per dentisti può dunque essere considerato un sistema complesso periferico di cui l’agenda rappresenta il motore centrale. Tutto deve convergere ed essere finalizzato alla programmazione degli appuntamenti e quindi alla successiva esecuzione delle prestazioni, senza la quale ogni altra attività di marketing, controllo di gestione, formazione del personale, ecc, risulterebbe semplicemente inutile.
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