In questi giorni la premiata coppia è al lavoro su un nuovo progetto editoriale: il terzo libro di Dentista Manager che sarà dedicato al non facile […]
In questi giorni la premiata coppia è al lavoro su un nuovo progetto editoriale: il terzo libro di Dentista Manager che sarà dedicato al non facile tema della holding.
Ma non solo quella che può essere utile ad una porzione di coloro che hanno già costituito una srl odontoiatrica. La holding può rilevarsi un’ottima soluzione anche per altri protagonisti del comparto sanitario. E cioè per i farmacisti, i medici, altri professionisti della Sanità che vogliano diventare imprenditori attraverso una srl di gestione di un ambulatorio mono o polispecialistico – o attraverso una srl di gestione di una farmacia; e che si trovano attraverso quella a produrre redditi ancora troppo alti per essere lasciati a far crescere il patrimonio della società. Quasi non fosse abbastanza, la holding permette di cogliere altre importanti opportunità, sia nell’ambito della tutela patrimoniale che della pianificazione successoria. Non solo fisco, insomma, esattamente come vale per la srl di cui la holding rappresenta una naturale evoluzione in presenza di precise condizioni.
C’è poi anche il terzo incomodo e cioè il Grande Capitale finanziario che sta entrando in massa anche nel settore farmaceutico e che lo fa sempre attraverso una holding e spesso persino attraverso una holding estera. Ma si tratta di un’altra partita, anche in senso strettamente tributario, foriera di ben altri e più considerevoli vantaggi che per come sono state scritte le regole del Diritto Tributario Internazionale possono essere colti solo da grandi aziende e grandi gruppi societari. In questo chiave, il nostro approccio ideologico di sempre ci ha portato a scrivere il libro per tutti tranne che per loro.
Il volume è stato scritto infatti per tutti coloro che sono in Sanità per scelta di vita e per vocazione e non certo per chi vi si avvicina solo per intenti speculativi. L’ordinamento giuridico ha aperto loro le porte e noi le leggi le rispettiamo. Tuttavia, ognuno conserva i propri gusti e il nostro palato è di quelli difficili. Abbiamo quindi effettuato una precisa scelta di campo, certi come siamo che anche per il piccolo operatore la holding di diritto italiano permetta di ridurre il gap competitivo rispetto ai grandi competitor e persino di difendersi meglio dalla pressione fiscale cui sono naturalmente – loro o solo loro – esposti, in mancanza di opportune strategie di pianificazione fiscale.
La holding, in questa chiave e in presenza di determinate condizioni di partenza, incarna quindi il secondo step di quel cammino verso l’emancipazione del piccolo operatore sanitario che costituisce da sempre la nostra mission primaria.
Scrivere un libro su un tema complesso quale quello della holding, in un ambito più largo di quello di cui ci occupiamo normalmente, ci ha ovviamente costretto ad un defatigante lavoro di aggiornamento e ampliamento delle nostre conoscenze.
Ebbene, possiamo dire che si è trattato di uno sforzo che non ci è pesato per quanto è stato entusiasmante.
Guardare al settore con uno sguardo più largo serve a collocare meglio lo spettro più ristretto di conoscenze relative al settore odontoiatrico in un contesto più generale e inevitabilmente getta nuova luce persino su queste ultime.
In particolare, serve a farci capire quanto siano poco fondati gli atteggiamenti vittimistici che tanti appartenenti alle singole categorie manifestano, senza rendersi conto di quale fortuna abbiano avuto nel ritrovarsi dove sono.
Ad esempio, quando un farmacista titolare di farmacia decide di passare ad srl e poi alla holding, poiché esercita in qualità di imprenditore individuale e non di professionista, può farlo conferendo l’azienda nella srl stessa in neutralità fiscale, a differenza di quanto capiti al professionista medico o odontoiatra che trasforma lo studio in impresa societaria. Ma non basta: i suoi obblighi previdenziali non prevedono mai una contribuzione proporzionale sugli utili della società, a differenza di quanto capita nel caso dell’ambulatorio medico o odontoiatrico gestito da società. Il suo sistema previdenziale poi non prevede una contribuzione proporzionale al reddito, esattamente la situazione opposta rispetto a coloro che sono obbligati a versare, in qualità di soci lavoratori, contributi ad Enpam o ad INPS.
Insomma, un dentista o un medico e persino un piccolo imprenditore che gestiscano un ambulatorio darebbero un braccio per trovarsi in questa situazione (che comporta anche lati negativi, ma gli stessi possono essere compensati con le opportune iniziative).
Eppure, potete stare certi sul fatto che anche in quella categoria molti si lamentino per partito preso e considerino la soluzione srl come sub-ottimale in ogni caso (non parliamo poi della holding), anche perché incoraggiati a farlo da una consistente parte dei loro commercialisti.
Il settore sanitario, nella sua componente in regime di erogazione privata, presenta quindi tratti comuni e differenze più o meno marcate ed è davvero interessante guardare con uno sguardo allargato agli uni e agli altri, anche perché da questa osservazione possono trarsi nuovi spunti di riflessione e soprattutto nuove prassi operative. Al punto che non solo per noi ma persino per ciascun componente del settore può risultare utile leggere il libro che verrà nella sua interezza, in modo da comprendere quale posto quel componente occupa in un contesto più grande e quali conclusioni gli convenga trarre da questa collocazione.
A fronte della oggettiva difficoltà di lettura della materia, iper tecnica e iper specialistica, abbiamo anche deciso di scrivere il libro con una modalità espositiva nuova, anche in funzione degli usi che dello stesso il singolo operatore dovrà fare.
Una prima parte, più discorsiva e priva di troppi dettagli tecnici, è stata scritta proprio per l’operatore, al quale non serve conoscere quei dettagli bensì le parti essenziali della materia e in particolare vantaggi e criticità potenziali insieme alle prassi più indicate per conseguire i primi ed evitare le seconde.
Una seconda parte, più tecnica, destinata ai commercialisti dei citati operatori, ove scaricare tutto il razionale tecnico che supporta le conclusioni contenute nella prima parte.
In questo modo, abbiamo ritenuto di tenere insieme le necessarie esigenze di chiarezza espositiva con quelle dell’affinamento tecnico e del rigore intellettuale nella presentazione di una materia estremamente complessa.
Il lavoro è in pieno svolgimento e contiamo di completarne la maggior parte entro la fine del mese di agosto (il mese ideale per scrivere e quello che ci ha permesso di chiudere i due precedenti libri anche nel passato).
Null’altro da aggiungere, per ora, se non il più classico: stay tuned !
Gabri & PPM
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