La conferma della tassazione agevolata al 5% sui premi produzione per il triennio 2025-2027 rappresenta un’importante opportunità per gli studi dentistici. L’articolo spiega cosa sono i premi di produzione, come possono essere utilizzati per incentivare il personale, quali sono i benefici fiscali e operativi, e come stipulare correttamente un accordo di secondo livello. Vengono inoltre forniti esempi pratici di obiettivi incentivabili, come l’aumento del fatturato, dell’utile operativo e della qualità percepita dai pazienti.
La conferma della tassazione agevolata al 5% per i premi produzione rappresenta un’interessante opportunità anche per gli studi dentistici e le SRL odontoiatriche.
Il provvedimento consente ai titolari di studi dentistici, indipendentemente dalla forma giuridica con cui operano, di riconoscere premi di produttività ai propri collaboratori con un carico fiscale ridotto. Questa misura può favorire la crescita delle performance dello studio, incentivando il personale a raggiungere obiettivi misurabili e concreti.
Il regime agevolato sui premi di produzione è stato introdotto per la prima volta con la Legge 208/2015 (legge di Stabilità 2016), che prevedeva un’imposta sostitutiva del 10% applicabile ai premi di risultato fino a un massimo di 3.000 euro lordi annui. Successivamente, il decreto interministeriale del 20 marzo 2016 ha fornito indicazioni operative sulla natura dei premi agevolabili, specificando che devono essere legati a incrementi misurabili di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione.
La misura è stata prorogata e modificata negli anni seguenti fino ad arrivare alla riduzione dell’aliquota al 5% prevista inizialmente dalla legge 197/2022 (Bilancio 2023) e confermata per il triennio 2025-2027 dalla legge 207/2024 (Bilancio 2025).
Le norme di riferimento richiedono che i premi siano regolati da contratti collettivi di secondo livello, aziendali o territoriali, e che tali contratti vengano depositati presso il Ministero del Lavoro, come previsto dall’art. 51 Dlgs 81/2015. Per quanto riguarda la partecipazione agli utili, le somme erogate devono rispettare le condizioni previste dall’art. 2102 C.c., senza necessità di dimostrare incrementi di produttività, poiché i benefici fiscali derivano direttamente dalla distribuzione degli utili aziendali.
Infine, ulteriori chiarimenti interpretativi sono stati forniti dall’Agenzia delle Entrate, tra cui l’interpello n. 59 del 5 marzo 2024, che ha ribadito la necessità di dimostrare l’incrementalità degli obiettivi per poter beneficiare della tassazione agevolata.
Il regime agevolato dei premi di produzione consente di applicare un’aliquota sostitutiva ridotta del 5% su somme variabili erogate al personale dipendente, a fronte del raggiungimento di specifici obiettivi di produttività e qualità. Per uno studio odontoiatrico, questo significa poter incentivare, ad esempio, l’aumento del numero di pazienti trattati, la riduzione dei tempi di attesa o il miglioramento della qualità percepita dai pazienti.
Introdotta dalla legge 208/2015 (Stabilità 2016) con un’aliquota iniziale del 10%, questa agevolazione è stata progressivamente ridotta al 5% e confermata fino al 2027 con la legge di Bilancio 2025.
Ci sono diversi esempi concreti e strategici che possono essere inclusi in un accordo per l’erogazione di premi di produzione negli studi odontoiatrici. La normativa consente di considerare una vasta gamma di obiettivi, purché siano incrementali, misurabili e verificabili. Ecco alcune possibilità aggiuntive:
Sebbene la normativa offra un’ampia flessibilità, ci sono alcune limitazioni sugli obiettivi incentivabili. In particolare, non sono ammessi premi legati a:
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Il beneficio fiscale si applica ai lavoratori dipendenti degli studi dentistici e delle SRL odontoiatriche che, nell’anno precedente, hanno percepito un reddito complessivo lordo non superiore a 80.000 euro. Questo significa che possono beneficiarne tutti i dipendenti dello studio, compresi ASO, Igienisti dentali dipendenti e personale amministrativo.
Per gli odontoiatri che collaborano in forma di lavoro autonomo con lo Studio o la SRL odontoiatrica non è possibile applicare direttamente questa misura, poiché riguarda esclusivamente i lavoratori subordinati.
La normativa prevede che l’imposta sostitutiva al 5% non possa essere applicata se le somme erogate come premio di produzione sono già soggette ad altre agevolazioni fiscali o contributive. Nello specifico, non è compatibile con:
Nonostante alcune incompatibilità, l’agevolazione può essere cumulata con altre misure che non riguardano direttamente la tassazione del premio. Ad esempio:
Gli studi o le SRL odontoiatriche che intendono adottare il regime agevolato devono stipulare accordi di secondo livello (aziendali o territoriali), depositandoli presso l’archivio del Ministero del Lavoro. Questi accordi devono specificare gli obiettivi incrementali da raggiungere, come:
Gli obiettivi devono essere verificabili e misurabili, e il premio deve essere di importo variabile per poter beneficiare della tassazione ridotta.
Gli accordi di secondo livello sono strumenti di contrattazione collettiva stipulati a livello aziendale o territoriale, che integrano il contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) applicato nell’azienda. A differenza del CCNL, che stabilisce norme generali e uniformi per un intero settore, gli accordi di secondo livello consentono di adattare alcune condizioni contrattuali alle specifiche esigenze di una singola impresa (accordi aziendali) o di un’area geografica (accordi territoriali).
Gli accordi di secondo livello hanno lo scopo di migliorare l’efficienza e la produttività aziendale, regolando aspetti quali:
La stipula di un accordo di secondo livello prevede alcune fasi operative fondamentali:
Gli accordi di secondo livello hanno generalmente una durata pluriennale, ma possono essere stipulati anche per un periodo più breve (es. un anno). Alla scadenza, possono essere rinegoziati e rinnovati sulla base delle nuove esigenze aziendali o delle mutate condizioni di mercato.
Vantaggi degli accordi di secondo livello:
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La misura agevolata è valida per i premi di produzione erogati dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2027. È quindi fondamentale che gli studi odontoiatrici e le SRL interessate procedano per tempo alla definizione e al deposito degli accordi.
Un aspetto cruciale è la verifica annuale del rispetto dei requisiti: il datore di lavoro deve accertare che i dipendenti beneficiari rientrino nei limiti di reddito e che gli obiettivi previsti siano stati effettivamente raggiunti.
Esempio 1: Aumento dei pazienti trattati – Una SRL odontoiatrica stabilisce un premio di 2.500 euro per il personale dipendente, legato a un aumento del 15% del numero di pazienti trattati rispetto all’anno precedente. Se l’obiettivo viene raggiunto, il premio potrà essere erogato applicando l’aliquota sostitutiva del 5%.
Esempio 2: Miglioramento della qualità percepita dai pazienti – Lo studio decide di introdurre un sistema di rilevazione della soddisfazione dei pazienti e di erogare un premio di 2.000 euro se la qualità percepita migliora del 10%. Anche in questo caso, al raggiungimento dell’obiettivo il premio potrà essere tassato con l’aliquota ridotta.
Esempio 3: Incremento del fatturato complessivo dello studio – Una SRL odontoiatrica stipula un accordo con i propri dipendenti per un premio legato all’incremento del fatturato complessivo. L’accordo prevede che, al superamento di una soglia di fatturato annuo del 10% rispetto all’anno precedente, venga erogato un premio variabile fino a un massimo di 3.000 euro lordi per dipendente. In questo caso, il parametro scelto (fatturato) è facilmente misurabile e legato a un obiettivo incrementale, rispondendo così ai requisiti previsti dalla normativa.
Esempio 4: Miglioramento dell’utile operativo – Lo studio odontoiatrico stabilisce un premio di produzione legato all’aumento dell’utile operativo (EBIT) rispetto all’anno precedente. Se l’utile operativo aumenta di almeno il 15%, i dipendenti potranno ricevere un premio fino a 2.500 euro. Questo tipo di obiettivo incentiva non solo l’aumento delle prestazioni e del fatturato, ma anche una maggiore attenzione ai costi, migliorando così la redditività dello studio. L’utile operativo, essendo un indicatore contabile preciso, è verificabile e conforme ai criteri di misurabilità richiesti.
L’applicazione dell’aliquota sostitutiva ridotta consente un significativo risparmio fiscale per i dipendenti beneficiari. Rispetto all’aliquota ordinaria Irpef, che può superare il 30%, la tassazione al 5% aumenta il netto percepito dai lavoratori e riduce il cuneo fiscale complessivo.
Per la SRL odontoiatrica, questo meccanismo si traduce in una leva gestionale importante, utile per incentivare la produttività del personale senza incrementare significativamente il costo del lavoro. Inoltre, il premio di produzione può rappresentare un elemento chiave nella strategia di retention dei migliori collaboratori, riducendo il turnover e favorendo un ambiente di lavoro più motivato.
L’applicazione della misura agevolata richiede un’attenta gestione amministrativa e fiscale da parte delle SRL odontoiatriche. In particolare, occorre prestare attenzione a:
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