Spese di trasferta e rappresentanza: dal 2025 deducibili solo se tracciabili

Il disegno di legge di Bilancio 2025 introduce modifiche significative per le aziende e i lavoratori autonomi in termini di deducibilità delle spese di trasferta e rappresentanza. A partire dal periodo d’imposta 2025, sarà obbligatorio che le spese sostenute per vitto, alloggio, viaggio e trasporto siano tracciabili per poter beneficiare della deduzione fiscale. Nello specifico, saranno deducibili solo le spese pagate tramite sistemi tracciabili, come versamenti bancari, postali o altri metodi di pagamento elettronico previsti dal D.Lgs. n. 241/1997. L’obiettivo è assicurare una maggiore trasparenza e controllo sulle spese aziendali e professionali.

Tipologie di Spese Interessate e Modalità di Pagamento

Le spese interessate dalla normativa includono quelle per soggiorni alberghieri, somministrazione di alimenti e bevande, viaggi e trasporti non di linea, come taxi o noleggio con conducente. Queste spese devono essere addebitate direttamente al committente o rimborsate ai dipendenti per le trasferte aziendali o ai lavoratori autonomi per viaggi professionali. L’importanza della tracciabilità risiede nel garantire che le spese siano documentate e verificabili. Se le spese sono effettuate tramite metodi di pagamento non tracciabili, non potranno essere dedotte dal reddito imponibile.

Modifiche agli Articoli del TUIR

Il nuovo obbligo di tracciabilità comporta modifiche agli articoli 51, 54, 95 e 108 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), che disciplinano le modalità di tassazione delle spese per i redditi da lavoro subordinato, autonomo e di impresa. Ad esempio:

• Art. 51: le spese di vitto, alloggio, viaggio e trasporto per autoservizi pubblici non di linea (come taxi e NCC) saranno esenti da imposizione fiscale solo se pagate con mezzi tracciabili.
• Art. 54: le spese alberghiere, alimentari e per trasporti non di linea addebitate al committente o rimborsate ai lavoratori autonomi e dipendenti saranno deducibili unicamente se tracciate.
• Art. 95: introduce il concetto di deducibilità per le spese di vitto e alloggio e i rimborsi analitici per viaggio e trasporto, limitata alle spese tracciabili per le trasferte aziendali.
• Art. 108: specifica che anche le spese di rappresentanza, deducibili nei limiti previsti, saranno consentite solo se tracciabili.

Queste modifiche si applicano anche ai fini dell’IRAP (imposta regionale sulle attività produttive), ampliando così la portata dei cambiamenti.

Impatti sulle Aziende e sui Datori di Lavoro

La nuova normativa comporta implicazioni significative per i datori di lavoro, che potrebbero dover rivedere l’organizzazione delle trasferte per garantirsi la deducibilità delle spese. Questo potrebbe implicare l’adozione di nuovi sistemi di pagamento per i rimborsi spese ai dipendenti, specialmente per trasferte che oggi sono fiscalmente imponibili ma che diventeranno indeducibili senza tracciabilità. La tracciabilità sarà richiesta sia per le trasferte fuori dal comune che per quelle all’interno, per le quali fino ad ora il livello di controllo fiscale era meno rigoroso.

Conclusioni

L’introduzione dell’obbligo di tracciabilità per la deducibilità delle spese aziendali e di rappresentanza mira a ridurre le spese non documentate e a promuovere una gestione finanziaria più trasparente nelle aziende italiane. Le società saranno quindi incoraggiate a implementare processi di rimborso spese che siano interamente tracciabili e documentabili, non solo per conformarsi alla normativa, ma anche per evitare potenziali sanzioni fiscali.

Fonte: IPSOA