Presupposto fondamentale perché l’inbound marketing funzioni, in ambito odontoiatrico, è che le competenze ci siano.

Non esistono scorciatoie in questo senso: non solo l’inbound marketing non permette ai mediocri di emergere, ma li spinge in posizioni di retroguardia e di scarsa visibilità, perché si nutre di reputazione autentica. In questo senso il dentista di eccellenza avrà interesse e obbligo di dimostrare le proprie qualità, producendo contenuti di ogni tipo (articoli, post, video, podcast, ecc) che aiutino il paziente a fare prevenzione, terapie e cure adeguate.

Ma non è tutto: l’inbound marketing favorisce la relazione e il dialogo, spingendo dunque il professionista verso una attività di counseling che incarna al massimo la mission di un medico.

Chi trae beneficio da tutto questo?

Il paziente, che riceve prestazioni di valore, il dentista che riceve il consenso dei pazienti in target, tutti gli stakeholders dello studio che prosperano su relazioni di cura stabili nel tempo.