Il consiglio migliore che posso dare è sempre quello di procedere con un contratto di assunzione per instaurare un rapporto tra Studio e Collaboratore, laddove questo sia possibile tecnicamente e incontri la volontà delle parti. I vantaggi dell’assunzione, sia per il professionista che per lo Studio, sono grossolanamente superiori agli svantaggi che ne derivano.

Tuttavia nella stragrande maggioranza degli studi l’Igienista Dentale opera in regime di collaborazione libero professionale con una propria Partita Iva e, quasi sempre, in virtù di accordi verbali con lo Studio o la Società odontoiatrica.

La definizione di un contratto scritto assolve a molte funzioni, alcune delle quali lo rendono fortemente raccomandabile:

  1. il contratto fissa in modo chiaro i termini dell’accordo sia sotto il profilo economico che disciplinare (in senso lato), riducendo il rischio di futuri conflitti;
  2. definisce nettamente quando l’accordo deve ritenersi concluso o i termini debbano essere rivisti;
  3. chiarisce di fronte agli enti ispettivi (Ispettorato del lavoro, Nas, Asl, ecc) a quale titolo l’Igienista Dentali si trovi a lavorare all’interno dello Studio, affinché non possa essere invocata, ad esempio, la dissimulazione del rapporto di dipendenza;
  4. descrive le responsabilità reciproche tra le parti e nei rapporti con il paziente, anche alla luce delle novità sui profili di responsabilità introdotte dalla Legge Gelli Bianco.

Di seguito proponiamo un modello di contratto, equilibrato e sintetico, adatto a governare i rapporti tra uno studio professionale (o una società) e il professionista in Igiene Dentale.

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