La fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie è stata soggetta a proroghe negli ultimi anni, ma dal 1° aprile 2025 il divieto potrebbe cessare, rendendola obbligatoria anche per gli odontoiatri. In questo articolo analizziamo il quadro normativo, le eccezioni già in vigore e le strategie per adeguarsi senza difficoltà. Scopri cosa fare per evitare errori e sanzioni nella gestione delle fatture elettroniche.
La fatturazione elettronica è uno degli strumenti che ha rivoluzionato la gestione fiscale dei professionisti italiani, compresi gli odontoiatri. Tuttavia, nel settore sanitario, questo obbligo è stato oggetto di numerose proroghe e restrizioni a causa della tutela della privacy dei pazienti e della sensibilità dei dati trattati.
Il divieto di emettere fatture elettroniche per le prestazioni sanitarie rese a persone fisiche è stato introdotto con il Decreto Legge 119/2018 e il Decreto Legge 135/2018, e da allora è stato rinnovato di anno in anno senza soluzione di continuità. L’ultima proroga, stabilita dal Decreto Milleproroghe 2024 (D.L. 215/2023), ha esteso questo divieto fino al 31 dicembre 2024. Tuttavia, con il Decreto Milleproroghe 2025 (D.L. 202/2024), il legislatore ha sorpreso il settore riducendo la proroga solo fino al 31 marzo 2025, lasciando così aperta la possibilità che dal 1° aprile 2025 tutti i professionisti sanitari, odontoiatri compresi, siano tenuti ad adottare definitivamente la fatturazione elettronica anche nei confronti dei pazienti privati.
Questa situazione genera incertezza e confusione tra gli odontoiatri, che si trovano a dover navigare tra norme in continua evoluzione, obblighi fiscali e vincoli legati alla protezione della privacy. Il presente articolo analizzerà nel dettaglio la normativa attuale, evidenziando le contraddizioni e le criticità che emergono nel rapporto tra obblighi fiscali e tutela dei dati sensibili.
Cosa accadrà dopo il 31 marzo 2025? La fatturazione elettronica diventerà davvero obbligatoria per tutti o ci sarà un’ennesima proroga? E quali sono le eccezioni al divieto vigente? Approfondiamo insieme il quadro normativo e le possibili evoluzioni future.
Per comprendere se la fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie agli odontoiatri sia un obbligo o un divieto, è necessario esaminare il quadro normativo di riferimento, che si è evoluto nel corso degli anni attraverso una serie di decreti e proroghe.
L’obbligo di fatturazione elettronica per i soggetti con partita IVA è stato introdotto dal Decreto Legislativo 127/2015, che ha imposto l’uso esclusivo del formato elettronico per tutte le operazioni tra privati a partire dal 1° gennaio 2019. Tuttavia, sin da subito, il settore sanitario è stato escluso da questo obbligo per motivi di riservatezza dei dati sensibili.
A sancire questa eccezione sono stati:
L’obiettivo principale di questa norma era evitare che i dati sanitari dei pazienti transitassero attraverso il Sistema di Interscambio (SdI) dell’Agenzia delle Entrate, esponendoli a potenziali rischi di violazione della privacy.
Nel corso degli anni, il divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie è stato costantemente prorogato attraverso vari decreti, tra cui:
Questa scelta legislativa ha generato incertezza nel settore odontoiatrico, poiché a partire dal 1° aprile 2025, in assenza di ulteriori interventi normativi, il divieto verrà meno e scatterà l’obbligo di fatturazione elettronica anche per le prestazioni sanitarie verso le persone fisiche.
Un altro elemento da considerare è l’abolizione del regime di esonero per i contribuenti forfettari. Con il D.L. 36/2022, infatti, l’esenzione dalla fatturazione elettronica per i forfettari è stata gradualmente eliminata ed è venuta definitivamente meno a partire dal 1° gennaio 2024. Questo significa che, dal punto di vista fiscale, tutti gli odontoiatri, indipendentemente dal regime contabile adottato, saranno obbligati ad emettere fattura elettronica dal 1° aprile 2025, salvo ulteriori proroghe.
Il quadro normativo attuale, in conclusione, appare frammentato e poco lineare
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Come abbiamo appena visto, l’obbligo di fatturazione elettronica per gli odontoiatri è stato un tema controverso fin dall’introduzione del sistema di fatturazione digitale in Italia. Se da un lato la normativa generale prevede che tutti i professionisti con partita IVA siano soggetti a tale obbligo, dall’altro il settore sanitario ha beneficiato di un’esenzione per ragioni legate alla tutela della privacy.
Con il Decreto Milleproroghe 2025, questa esenzione è stata prorogata solo fino al 31 marzo 2025.
Ciò significa che, dal 1° aprile 2025, in assenza di ulteriori proroghe, tutti gli odontoiatri dovranno emettere fattura elettronica anche nei confronti dei pazienti privati.
Attualmente, il regime di fatturazione elettronica è già obbligatorio per alcune tipologie di operazioni effettuate dagli odontoiatri. In particolare, la fattura elettronica è obbligatoria nei seguenti casi:
Queste tipologie di operazioni sono sempre state escluse dal divieto e rientrano nel regime ordinario di fatturazione elettronica sin dall’introduzione dell’obbligo.
Se il legislatore non interverrà con ulteriori proroghe o modifiche normative, a partire dal 1° aprile 2025 l’obbligo di fatturazione elettronica si estenderà anche alle prestazioni sanitarie erogate direttamente ai pazienti privati. In altre parole, gli odontoiatri dovranno:
Questo rappresenta una svolta importante per il settore, in quanto viene meno la tutela della privacy che aveva motivato il divieto iniziale di fatturazione elettronica.
L’eventuale fine del divieto pone diverse problematiche per gli odontoiatri, tra cui:
L’obbligo di fatturazione elettronica per gli odontoiatri, in conclusione, se confermato dal 1° aprile 2025, rappresenta un cambiamento significativo che potrebbe avere ripercussioni operative e fiscali importanti. Tuttavia, rimangono ancora incertezze normative, soprattutto in relazione alla protezione dei dati sanitari e alla possibile emanazione di nuove proroghe o eccezioni.
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L’alternanza tra obblighi e divieti nella fatturazione elettronica per gli odontoiatri ha creato un quadro normativo confusionario e pieno di contraddizioni. Le proroghe annuali del divieto, unite alla graduale estensione della fatturazione elettronica a tutti i contribuenti, hanno portato a una situazione di incertezza che genera difficoltà sia per i professionisti che per i loro consulenti fiscali.
Il principale paradosso della normativa riguarda il conflitto tra l’obbligo di fatturazione elettronica e la tutela della privacy.
Dal 1° aprile 2025, gli odontoiatri dovranno dotarsi di software di fatturazione elettronica e gestire l’invio delle fatture attraverso il Sistema di Interscambio. Questo implica:
Molti odontoiatri si trovano di fronte a una scelta obbligata: investire in nuove tecnologie o delegare completamente la gestione della fatturazione a un consulente esterno, con un inevitabile aumento dei costi di gestione.
Ovviamente il problema non si pone per tutti gli odontoiatri che siano dotati di un adeguato software gestionale.
L’introduzione della fatturazione elettronica potrebbe avere conseguenze anche per i pazienti.
Questa complicazione potrebbe creare disagi soprattutto per i pazienti più anziani, che potrebbero avere difficoltà nell’accedere ai servizi online dell’Agenzia delle Entrate.
Con la scadenza del 31 marzo 2025, gli odontoiatri potrebbero essere obbligati a emettere fatture elettroniche per tutte le prestazioni sanitarie erogate ai pazienti privati. In assenza di ulteriori proroghe, è fondamentale che gli studi odontoiatrici si preparino per tempo e adottino le soluzioni necessarie per conformarsi alla normativa senza subire ritardi o sanzioni.
Prima di tutto, ogni odontoiatra deve distinguere tra i diversi tipi di operazioni che svolge. Già oggi, alcune prestazioni devono essere fatturate elettronicamente, mentre altre sono escluse fino al 31 marzo 2025.
Per gestire la fatturazione elettronica, l’odontoiatra dovrà dotarsi di un software adeguato. Le opzioni principali sono:
È consigliabile scegliere in anticipo la soluzione più adatta per evitare problemi operativi all’entrata in vigore dell’obbligo.
L’introduzione della fatturazione elettronica comporta un cambiamento nei processi amministrativi dello studio odontoiatrico. È quindi necessario:
Il mancato rispetto dell’obbligo di fatturazione elettronica, se confermato dal 1° aprile 2025, può comportare sanzioni fiscali. Secondo la normativa vigente, le sanzioni per l’omissione o il ritardo nell’emissione della fattura elettronica possono variare da:
Per evitare problemi, è consigliabile:
Non è escluso che il legislatore intervenga nuovamente con un’ulteriore proroga o con una normativa specifica per la tutela dei dati sanitari. Gli odontoiatri dovrebbero:
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